Cara Nonna,
sto scrivendoti queste righe pur avendo la certezza che non ci sarà mai modo che tu possa leggerla.
Sono trascorsi cinque lunghi anni dalla tua assenza ed è come se fosse accaduto tutto ieri.
E’ un insieme di tuoni e luci della notte che mi riportano a quel giorno, quella notte, quando, mentre dormivo, venivo svegliato nella notte silenziosa, la notte di agosto.
I miei pensieri non esistevano ma guardavo il tutto dall’altra parte, come se la mia anima avesse abbandonato il mio corpo, ed io, diviso in due, guardavo i comportamenti di questi.
Ci sono delle grandi urla, tutto è così confuso che non riesco a comprendere.
Rimango seduto in cucina osservando i movimenti di chi mi circonda, ma niente, la mia mente è come se fosse collassata in un silenzio immenso, solo un rumore, un forte scuotimento che all’interno mi trema e fa tanto male, si, male da stare male.
passano i giorni e tu non ci sei, tutto questo sembra normale ma non lo è, manchi dentro me e insieme a te è andata via quella persona che donava mille sorrisi, molte cose accadono e nemmeno una spiegazione logica ha un senso plausibile per me.
Ci sono giorni in cui vorrei che tu fossi vicina a me, ma appena cerco di ragionare, meglio non pensarci perchè rimane solo un pensiero che mi fa tornare indietro.
“la vita non viverla sprecandola, vivila guardando indietro e imparando il senso del dono che è stato concesso”
Una risposta ricevuta
🙂 che bella la lettera..io ti capisco così bene.. è successo la stessa cosa a me… e ancora sento la sua mancanza è da 2 anni che mi ha lasciata anche mia nonna… ma so che lei è sempre vicino a me, mi aiuterà!
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