Da Non lo so per anonimo

Ho creduto davvero di amarti, alcune volte lo credo ancora. Mi sei piaciut* da subito, ma è stato da principio qualcosa di impossibile, vuoi il tuo carattere, vuoi il mio, vuoi la situazione generale, per noi non ci sono mai state le condizioni ideali per conoscerci. Non è il destino, io non ci credo… è tutt’altro. Sono le nostre paure e le nostre personalità che non ci permettono di avvicinarci. Sono dispiaciut*, e lo sono perché non vorrei perderti, ma non so più che fare, come pormi rispetto a questo legame che si è creato tra di noi e che adesso si sta dissolvendo, non so che pensare, che fare, non lo so… sapessi di non amarti e di non desiderarti lascerei perdere, ma mi manchi anche se non ti vedo da tempo e se non ci siamo mai sfiorati, perché è così raro incontrare qualcuno che mi abbia fatt* sentire come hai fatto tu, sebbene tutto il resto, tutte le tue stranezze, il tuo volermi irritare e a volte ferirmi, insomma quelle cose che fai tu. Ho pensato tante cose negative di te, ma in fin dei conti mi è chiaro che anche tu provi un disagio, non so quale e perché, ma è chiaro, quindi alla fine non ce l’ho con te per come sono andate le cose, per come mi hai fatt* sentire, per i tuoi comportamenti assurdi e del tutto inconsueti, per le offese e le richieste fatte con prepotenza. Alla fine penso che col tempo ci perderemo, probabilmente entrambi non dimenticheremo quello che si è creato tra noi, ma ho abbastanza la sicurezza che sia qualcosa di destinato a spegnersi. Probabilmente non siamo in grado di amare e di lasciare da parte paure, pregiudizi, contesti pesanti vari, come dire… non lo so, forse in sostanza non abbiamo coraggio, almeno in ambito affettivo amoroso, e forse pensiamo troppo, Ciao.

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Da Anonim#

Potrebbero essere mie queste parole. Purtroppo io ho aspettato davvero tanto che facessi un passo verso di me, ma la tua poca chiarezza mi ha fatto capire che ciò che volevi, era solo giocare o passare un pó di tempo diversamente. Sei giovane hai ancora tante possibilità davanti a te. Ogni volta che ti vedo, continua ad essere un colpo al cuore, ma ora lo tengo per me. Non sono arrabbiat#, ma l’indifferenza che ricevi da me, serve per proteggere ancora una volta il mio cuore già martoriato. Un abbraccio

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Da Forse

Ti rispondo perché non lo so…Vado avanti per inerzia. La tua dedica mi ricorda una situazione vissuta. La verità, quella che ricerchiamo, è frutto di dinamiche in movimento, di istanti passati che si coniugano con il futuro. Certezze di fare la cosa giusta non ne possiamo avere, purtroppo. Perché siamo fallaci. Il perdersi è già avvenuto e nulla potrà ritornare nel bene o nel male. Ciò che è stato è stato e sarebbe potuto servire per vivere un futuro migliore, cercando di limare certi aspetti della propria personalità e di crescere ed evolversi in maniera positiva. Ognuno ha i propri difetti…io credo siano fragilità che dovrebbe cercare di razionalizzare. Ci vuole grande forza di volontà e molta, moltissima umiltà. Ormai il tempo lasciato andare non potrà più tornare anche se le strade della vita che dovremo ancora percorrere, non possiamo conoscerle. Ci vuole leggerezza, a volte e rispetto verso noi stessi e gli altri. Se senti che questo legame con la persona a cui ti riferisci nella dedica, non è ancora svanito ma resta come cristallizzato, ti consiglio di parlarne con il/la diretta interessata, senza porsi troppe domande perché, altrimenti ti resterebbe come un peso fastidioso sullo stomaco da cui non riesci a liberarti. Te lo dico per esperienza. I legami possono avere mutevoli forme anche non convenzionali. E non possiamo saperlo a prescindere…certe emozioni vanno vissute, rischiando anche di farsi un po’ male perché il tirarsi indietro non fa onore alla nostra intelligenza e al nostro cuore. Parlarsi non comporta scelte da cui non si può recedere. Parlarsi è un po’ come liberarsi da fardelli che ci portiamo dietro e che non servono a farci andare avanti sereni. Il tempo non guarisce certe ferite; ciò può avvenire soltanto se ci confrontiamo con esse senza paure e senza vivere nel rimpianto di non averci provato. Tutti meritiamo la serenità ma sta a noi saperla costruire, anche se ciò significherebbe un addio. Restare nel limbo, però, è come una cintura da sub con piombi troppo pesanti. Rischiamo di non riuscire a tornare a galla e vivere nel rimpianto, nel rimorso, nella rabbia, nel dolore, nella nostra incapacità di non riuscire a comunicare i nostri stati d’animo, i sentimenti anche contrastanti, le nostre paure. Ciò che ci renderà liberi è guardare in faccia e rielaborare ciò che è restato sospeso per troppo tempo. Bisogna ripensare al passato e saperlo riscrivere con occhi nuovi. Gli occhi della nostra evoluzione interiore. Non possiamo restare ancorati a comportamenti, emozioni, schemi di risposta decennali. Bisogna evolversi, crescere, razionalizzare, comprendere, a volte anche perdonare e perdonarci se si vuole essere persone migliori. Spero che la mia risposta possa aiutarti in qualche modo ad essere maggiormente serena/o. Io vivo nel mio piccolo, grande mondo antico, dove le fiabe hanno preso il posto di vecchi incubi e dove il profumo dei fiori mi ricorda assolati pomeriggi di molti anni fa. Non concedo spazio alla sofferenza sterile; non più. Gli ultimi mesi e situazioni mi hanno aiutato a superare un momento difficile dove mi è stata sbattuta una porta in faccia proprio mentre tentavo di comunicare. Ma ho rielaborato tutto ciò ed ora sono più razionale. Almeno, so che ho fatto tutto il possibile. E non ho rimpianti. Questo mi ha fatto stare meglio. Spero che tu sia più fortunato/a di me. In bocca al lupo.

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Da Anonimo

Sono dediche lunghe, ben scritte che richiedono anche tempo.Tempo spesso perso se si spera di essere letti dagli interessati.
Siamo in tanti/e a leggere e ognuno di noi vive situazioni abbastanza simili, quindi in tanti hanno risposto.
Ma il punto è che fra le varie anonime o anonimi non saprai mai se si nasconde la tua lei o il tuo lui.
Avrai forse qualche sospetto, qualche speranza, qualche frase che te la/o farà ricordare, ma la certezza sarà sempre impossibile.
Ed è vero anche il contrario, anche per noi che leggiamo resti un mistero.
Aggiungere questi dubbi all’incertezza e al dolore per questo tuo amore perduto non è salutare, non credo possa giovarti.
Mentre sono certa possa esserti di sollievo condividere la tua storia e il tuo percorso di vita con altri che mi sembra abbiano avuto per te parole buone.
Questo lo trovo utile e sano.
Sono contenta che ti abbiano scritto in modo educato, è già qualcosa.
Nessuna polemica o provocazione inutile, ma rispetto.
Mi è piaciuto leggerti e leggere anche i commenti.

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Da Anonimo

Chissà se esiste un modo… per quell’incontro da cui partire…

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Da Non lo so

Ciao a tutti, non mi aspettavo così tante risposte. Innanzitutto faccio un piccolo passetto fuori dall’anonimato totale scrivendovi che sono una donna, così qualcuno può capire che il messaggio non era indirizzato a lui/lei. In secondo luogo, vi dico che sebbene possa essere complicato asserirlo davvero, almeno per 3/4 delle risposte che ho ricevuto sono certa che nessuno di voi sia il destinatario del mio messaggio. Nel restante dei casi è molto difficile capirlo, ma sono abbastanza sicura che non abbia risposto, che lo abbia visto o meno chi può dirlo! Non ha importanza, queste cose le sa già.

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