Mio padre non ha fiducia in me.
Non ho permessi di nessun tipo, ho 16 anni e sono stufa di sentirmi ridere dietro dai miei amici quando sono costretta a rifiutare un invito di sabato sera perché ‘’mio padre non vuole’’ o di andare a fare compere con le amiche senza soldi perché non ricevo un centesimo.
Dice che lo deludo continuamente e che non gli do modo di fidarsi di me.
Il fatto è che non ha nemmeno motivo per non fidarsi di me.
Come scusa usa avvenimenti successi anni fa, ad esempio durante l’estate del 2006 ho preso di nascosto il cellulare di mia madre e ho speso 3 o 4 € in messaggi perché non avevo soldi nel mio.
Ogni volta che faccio qualcosa di buono non lo calcola o trova qualcosa che lo ‘’annulli’’, se non c’è nulla, rivanga questa storia ridicola o altre piccole cose combinate da piccola.
Sono davvero stufa di questo suo atteggiamento e pregiudizio nei miei confronti.
Mia madre è talmente succube di lui che fa ogni cosa che dice e gli da sempre ragione.
Quando racconto come vanno le cose non mi credono mai e pensano subito ci sia sotto qualcosa.
Se hanno la possibilità di verificare se ho ragione o no, ad esempio chiamare i genitori di un ‘amica per sapere dove ero o cos’è successo a scuola se magari ritardo, rifiutano.
Non ne posso più, litighiamo continuamente e io sento sempre sotto esame.
Perchè si comportano cosi??
9 risposte Pagina 2 di 2
sono rimasta colpita dalle tue parole… io ho 21 anni e mi sono rivista in te, perchè è iniziato tutto così… sono una brava ragazza non ho combinato mai NIENTE di grave a parte il mio lato ribelle che ha cominciato a uscire fuori molto presto, intorno i 14 anni… non ho mai voluto che nessuno mi IMPONESSE di fare ciò che non volevo, o di STARE ZITTA solo perchè era mio padre a parlare, o di sentirmi insultare per motivi futili tipo: ho portato giù io il cane e lo dovevi portare tu al mio posto… mia madre è una donna succube di un uomo ignorante che parla senza sapere quello che dice, le sole cose che sa fare durante una discussione è insultare, urlare, minacciare… e a me esce una rabbia che mi fa paura da sola… ogni settimana era pronta una scusa per litigare, e ogni settimana mia madre era pronta a prendere le sue parti, ad annuire… Io ammetto di essere troppo diretta a volte, di avere un carattere molto particolare, eppure non riesco comunque a dare una giustificazione per quello che accadeva. Mi hanno scelto la scuola, non volevo andarci, ma nonostante tutto mi hanno obbligato a frequentarla e io mi sono fatta bocciare due volte… cosi ho perso l’opportunità di diplomarmi… quando non avevo 18 anni mi dicevano: devi fare quello che dico io. a diciotto anni mi dicevano: sei a casa mia e fai quello che dico io. in poche parole dovevo far sempre quello che ritenevano loro fosse migliore per me.Io non chiedevo soldi, non chiedevo niente volevo essere “indipendente” volevo uscire e non sentire le grida il giorno dopo perche ero tornata alle 3 di mattina… io stavo bene e non facevo nulla di male, e poi non succedeva tutte le sere. volevo fare l’estetista, ma non volevano.cosi a 19 anni ho messo i soldi da parte e mi sono iscritta in una scuola di estetiste e a luglio farò gli esami del 2 anno… più crescevo e più le litigate si ripetevanoe diventavano violente, e gli insulti crescevano fino a diventare frasi irripetibili, … fino a quando il 1 maggio all’ennesimo invito ad andarmene di casa, ho preso le mie cose e me ne sono andata. ora non ci parliamo e il 5 maggio giorno del mio compleanno nessuno mi ha fatto gli auguri…io non sono abituata a giudicare i comportamenti degli altri, senza essere a piena conoscenza di tutta la situazione e non mi piace chi lo fa, si puo dare un consiglio. così non ti sto dicendo che questo accadrà anche a te, voglio dirti di essere serena, di seguire le tue scelte con fermezza e i tuoi sogni e di provare a imboccare la strada del dialogo, che è sempre la migliore. io ho fatto questa scelta, e di questo non mi PENTO, perchè separare le nostre strade era inevitabile. ma fidati che è stata la cosa più dolorosa.
ciao anche io diciamo che vivo la tua stessa situazione ma molto in parte…esco il sabato e torno alle 11 e qualche altro gg a settimana tornado al massimo alle 10, se ripendo a qualche mese fa per uscire dovevo fare i salti mortali, ma poi parlando e facendo capire a mio padre che non potevo stare sempre in casa a 15 anni e che così finivo per perdere le amicizie, allora lui è diventato un pò + permissivo. Ti consiglio di parlare con loro ma non litigando perchè è solo peggio, te lo posso confermare io che inizialmente aggredivo e litigavo sempre…mentre pian piano ho iniziato ad addolcirmi mio padre e così ora posso uscire…anche se non posso andare in disco e pensa un pò tu non posso mettermi vestitini o minigonne!!!!
BUONA FORTUNA miracc non essere testarda otterrai tutto con la calma
S, inizialmente la tua situazione sempre identica alla mia!
spero che le cose non finiscano cosi anche perchè mi sembra impossibile, riescono a sovrastarmi a soffocarmi in un modo tale che a meno che non scappi di casa le cose non cambieranno.
anche se ultimamente la situazione si è un po calmata, perchè hanno trovato il foglietto dell’appuntamento dalla psicologa della scuola che avevo lasciato apposta, sperando che lo trovassero.
erano sconvolti dal fatto che io potessi lontanamente avere bisogno di parlare con qualcuno, mio padre pensa che io sia talmente ”sicura di me, presuntuosa e decisa da non avere di questi problemi”
si è finalmente cominciato a chiedere se io sono davvero felice.
Jely grazie dei consigli, ormai mentire è all’ordine del giorno, non posso fare altro se voglio ottenere qualcosa.
quando avrò più permessi e più fiducia comincerò a dire la verità.
ciao silvia, comeunque anche io sono nella tua stessa situazione, è un macello, ho 17 anni, e a stento alle 11:30 – 12:00 mi fanno ritirare, ma solo il sabato.
lo so è bruttissimo, anche io ci sto passando, resisti solo un po, come ho fatto io, a 18 anni gli faro passare i loro guai.
resisti non ti preoccupare
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