Una parolaccia non costa nulla, ma vuole dire molto.
Arrichisce coloro ai quali essa è rivolta, senza impoverire coloro che la offrono.
Ha la durata di un attimo, ma spesso il suo ricordo non svanisce più.
Nessuno è tanto ricco da poterne fare a meno e nessuno è talmente arido da non trarre da essa almeno un po’ di carica.
Una parolaccia porta la gioia in casa, crea simpatia nei rapporti di lavoro ed è la parola d’ordine dell’amicizia.
Una parolaccia da un attimo di riposo a chi è affaticato, da coraggio agli sfiduciati, è un raggio di sole per gli afflitti ed è il più naturale rimedio contro la noia.
Tuttavia non si può comperare, prendere in prestito o rubare, perché essa è qualcosa che non ha alcun valore fintantoché non sia stata lanciata.
Forse qualcuno è troppo stanco per regalarvi una parolaccia.
Regalategliene una voi, giacché non c’è nessuno che abbia più bisogno di una parolaccia di colui il quale non ne ha più da tirare o non sa dirle.
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Complimenti è davvero scritto bene ma…che significa tutto ciò?? Davvero -e senza provocazione- non ho capito cosa intendevi dire!
Sul monosillabo “dà”, che sta per la terza persona singolare del presente del verbo dare, va l’accento…
Niente, questa é una categoria per divertirsi e ho ironizzato togliendo la parola sorriso e mettendoci parolaccia, tutto qui.
Si scherza e stop.
Bye
bravissimo! molto bella e concordo con te…regaliamo un sorriso a chi non ha la forza per farlo e a chi pur avendocela non lo fa… anche se ad alcuni possiamo regalarle entrambe!baci
Geniale e vera…meglio una parolaccia e non un falso sorriso
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