Vorrei che vi soffermaste solo un attimo su questa breve lettera, tratta dal libro “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”..
Adesso metto fine alla mia vita, perchè un bucomane porta solo arrabbiature, preoccupazioni, e disperazione a tutti i parenti e amici.Egli non distrugge solo se stesso, ma anche gli altri.GRAZIE, ai miei genitori, e alla mia nonnina.Fisicamente sono uno zero.Essere bucomani, vuol dire essere l’ultima m**da.Ma chi spinge all’infelicità,quando arrivano al mondo giovani, pieni di voglia di vivere?Questa vuole essere una lettera di ammonimento per quelli che si trovano difronte a questa decisione:”Lo faccio?Ci provo?”
Stupidi.Guardate me.
Andreas W. “Atze” 1960-1977