– ti eri persa?-mi chiede un ragazzo.- si. nei pensieri.-dovrei pentirmi subito di aver detto una frase del genere, ma lui sorride e quella punta di vergognq scompare subito mentre lo sento dire:-anch’io mi perdo a sognare in questi momenti. -dovrebbero essere i moment meno adatti, no? – forse, non so. non credo che possiamo farci niente. non possiamo impedirci di sognare. E’ uno del mio gruppi, ma mi pare di non averci mai fatto caso prima. lui invece sa come mi chiamo perchè mi chiede:- Antonia, mi tieni la sciarpa? gliela prendo e me la metto al collo, allora lui mi dà la mano e ci mettiamo a cantare una canzone che il gruppo dietro di noi ha attaccato a suonare. mi accorgo d’improvviso che questo ragazzo di cui nn ricoro il nome mi è stranamente familiare, è come se lo conoscessi da sempre, e da sempre lo avessi tenuto per mano, perchè non arrossisco nè mi confondo nè ho paura di lui. e anzi, quando si volta vertso di me cantando a squarciagola, mi viene da ridere e anche lui scoppia a ridere. e proprio in quell’ esatto momento il cuore prende ad accellerarmi, perchè questo ragazo sconosciuto e noto al tempo spesso, mi appare bellissimo. – sono contento che ti sia accorta di me-sta dicendo. gli stringo la mano e ad un tratto mi viene in mente come si chiama:-matteo. mi guarda interrogativo, aspette che chieda o dica qualcosa. gli sorrido:- stiamo arrivando. non è un sogno, vero? Scuote leggermente la testa, con un sorriso complice, segno che ha capito. mi passa un braccio sopra le spalle e mi stringe a sè.

TUTTO STA CAMBIANDO – PAOLA ZANNONER