Tanto tempo fa, l’uomo ascoltava con stupore un suono di colpi regolari che veniva dal suo petto e non si immaginava certo che cosa fosse.[…] Il corpo era una gabbia e al suo governo c’era qualcosa che guardava, ascoltava, aveva paura, rifletteva e si stupiva; questo qualcosa, questo resto lasciato dalla sottrazione del corpo, era l’anima!
L’insostenibile leggerezza dell’essere, Milan Kundera.