[..]
– Sono un bugiardo ai suoi occhi? – chiese con passione. – Piccola scettica, la convincerò. Che amore posso avere per la signorina Ingram? Nessuno, e lei lo sa. Che amore essa può avere per me? Nessuno; per averne la prova, ho fatto correr la voce che la mia fortuna non era che un terzo di quello che si credeva, e dopo, presentatomi a vedere il risultato, fui ricevuto con freddezza tanto da lei che da sua madre. Non vorrei, né potrei sposare la signorina Ingram. Lei, essere strano e quasi soprannaturale, è lei che amo come la mia carne. Lei povera e oscura, e piccola e brutta, lei supplico di accettarmi come marito.
da Jane Eyre di Charlotte Bronte