Da isabella =) per anonimo

Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che provo per te… Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo… Alexander, un tempo tu mi hai portata e ora io porto te. nella mia eternita`, ora io porto te.
Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergero` e mi faro` avanti destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte. Il tuo cuore, il tuo fucile, mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.
Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d’alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama. quando mi cerchi, cercami la`, perche` la saro` tutti i giorni della mia vita.”

Da Paullina Simons “Tatiana e Alexander” la continuazione di “il cavaliere d’inverno”

Una risposta ricevuta

Immagine mittente anonimo
Da Baby

questo libro è forte e profondo…ma il cavaliere d’inverno lo è stato molto di più…lo rileggo spesso e sogno!!! lo cnsiglio a tutti!!!!!baci

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