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-Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante- miagolò Zorba.
-Ah sì? E cosa ha capito?- chiese l’umano.
-Che vola solo chi osa farlo- miagolò Zorba.
Zorba rimase a contemplarla finchè non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto di nobile, di gatto del porto
Tratto da “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda