Da n.8 per tu lo sai

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro

Nazim Hikmet

2 risposte

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Da stellina

e’strano…qst poesia sembra x tutti e forse anke un po’ per me..ma non era un addio?

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Da ila

questa poesia penso che sottolinei che molte volte pur vivendo accanto ad una persona e amandola con passione, non riusciamo veramente a conoscerla e comprenderla fino in fondo:è un mistero.stupenda poesia!

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