Da Tanechka per anonimo
Zona di Milano

Quello non era un’arrivederci, ma un addio. Era come se una parte di lei stesse per partire con lui. non diceva addio solo a lui, ma anche a quella parte di sè. Ecco, sembravano dirsi l’un l’altro, prendi una parte di me e vattene. Ne avrai bisogno quando non sarà rimasto nient’altro e io ne farò crescere una parte nuova. La Tania che ami sarà sempre con te. Prendila. E lui lo fece, finchè non rimase più nulla nè di lei nè di lui. Si lasciò inghiottire in quello spazio tiepido restituendosi all’eternità.

“Il cavaliere d’inverno” Paullina Simons

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