Da Sognatrice Errante per anonimo

Mi sentivo sempre così da bambina, la notte del giorno in cui a scuola c’era stato un esame o una importante manifestazione sportiva. Pensavo che la mattina seguente qualcosa, come un vento fresco, avrebbe soffiato dentro di me trascinando via tutto quello che c’era stato fino alla sera prima. E al mio risveglio ci sarebbe stata una luce pura, primordiale, come quella di una perla. Fantasticavo così, o forse pregavo. E quella notte riuscii di nuovo a crederci con la stessa innocenza, la stessa fede assoluta di allora. –

Banana Yoshimoto – Lucertola

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