Da Anonimo per anonimo

Lolita. Luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo.li.ta. Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia, era sempre Lolita.

Vladimir Nabokov – Lolita.

Una risposta ricevuta

Immagine mittente anonimo
Da marta

…senza parole…è questo quello che ho provato dopo aver finito di leggere questo libro…ossessione, disperazione,ancora ossessione…ti entra nell’anima

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