Le mie tristezze sono povere tristezze comuni.
Le mie gioie furono semplici,
semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei.
Oggi io penso a morire.
Io voglio morire, solamente, perché sono stanco;
solamente perché i grandi angioli
su le vetrate delle catedrali
mi fanno tremare d’amore e di angoscia;
solamente perché, io sono, oramai,
rassegnato come un specchio,
come un povero specchio malinconico.
Frammento di “Desolazione del povero poeta sentimentale” – Sergio Corazzini.
In: Scrittori italiani – volume III, secoli XIX-XX – P.Carli e A. Sainati.