Da StellaPerduta per anonimo

Le mie tristezze sono povere tristezze comuni.
Le mie gioie furono semplici,
semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei.
Oggi io penso a morire.
Io voglio morire, solamente, perché sono stanco;
solamente perché i grandi angioli
su le vetrate delle catedrali
mi fanno tremare d’amore e di angoscia;
solamente perché, io sono, oramai,
rassegnato come un specchio,
come un povero specchio malinconico.

Frammento di “Desolazione del povero poeta sentimentale” – Sergio Corazzini.

In: Scrittori italiani – volume III, secoli XIX-XX – P.Carli e A. Sainati.

2 risposte

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Da cuorematto

Cara Stella, io non so se tu stai vivendo veramente quello che tu magistralmente hai trascritto, spero proprio di no, altrimenti sarebbe troppo doloroso per tè. Però, anche se fosse un amore finito, ne nasceranno altri, magari decisamente migiori, basta credeci, e tutto si avvererà. Con affetto cuoremato

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Da StelaPerduta

Per Cuorematto,

Si, ieri per un attimo ho avuto voglia di morire. Oggi, però, non c’ho pensato. Non ho avuto tempo! Domani, chi sa come sarà domani? Sorriderò? Magari!
Ma parlando d’amore, non sono d’accordo con te. Le storie d’amore finiscono, è vero, ma l’amore, l’amore non finisce mai.
Un abbraccio

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