Da Rubinia per anonimo

Io vivo con molti rammarichi, per il mio popolo, per me stesso, ma soprattutto per quel maestro d’armi, per me ormai perduto, che mi ha mostrato come e perché usare una lama.
Non esiste dolore più grande di questo; né la ferita inferta da un pugnale dalla lama seghettata, né il fuoco dell’alito di un drago.
Nulla brucia nel nostro cuore come il vuoto lasciato dalla perdita di qualcosa, di qualcuno, prima di averne compreso veramente il valore.
Ora levo spesso la mia coppa in un brindisi vano, una richiesta di perdono rivolta a orecchi che non possono sentire.
A Zak, colui che ha ispirato il mio coraggio.

Il Dilemma di Drizzt – R.A.Salvatore

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