Da Alessia per anonimo

Il dolore è come una droga disintossicante: gradualmente la sua stretta si allenta, le sue richieste si fanno meno pressanti, altre prendono il sopravvento. Lo odia per questo, per la sua acquiescenza nei confronti della vita. E quando le lacrime erompono le saluta con gioia. Prova una sorta di maniacale affezione per il rinnovarsi del dolore, ripercorre le vicende, indugia sui pensieri, per costringersi al pianto, per avere la certezza di ricordare ancora, di avere ancora il potere di rendere presente il passato. Anche se questo potere comincia ad affievolirsi…

-Sogni Rubati- Margo Lanagan

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