E improvvisamente da quella porta semichiusa, da quel salotto fatto di persone sconosciute, di voci lontane e confuse, di libri antichi, di quadri dipinti dal tempo, sento una risata. La sua risata. Di lei che mi è mancata, di lei che ho cercato, di lei sogno di mille notti. Babi. Babi. Babi.
Da “Ho voglia di te”
Questo è l’effetto che mi farai sempre, Cam!