Da Pai per anonimo
Zona di Catania

…”Allorché questa legione fu ridotta a un pugno d’uomini, quando il loro vessillo non fu più che un cencio, quando i loro fucili, finite le pallottole, non furono altro che bastoni, allorché il mucchio dei cadaveri fu divenuto più grande del gruppo dei vivi, si sparse tra i vincitori una specie di sacro terrore per quei sublimi moribondi, e l’artiglieria inglese, quasi per riprender fiato, tacque. Fu una specie di respiro. Quei combattenti vedevano intorno a loro un brulichio di spettri, ombre di uomini a cavallo, il nero profilo dei cannoni contro un cielo pallido intravisto attraverso ruote ed affusti. Nel grande silenzio, in quell’oscurità crepuscolare, essi poterono udire caricare i pezzi e scorgere le micce accese, simili ad occhi di tigre nella notte, fare cerchio intorno a loro e accostarsi ai cannoni. Allora, commosso, tenendo sospeso sulla testa di quegli uomini l’istante supremo, un generale inglese – Colville secondo alcuni, Maitland secondo altri- gridò loro:<>
Cambronne rispose<>

I miserabili – Victor Hugo

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