Quest’album è criptico, innovatore..forse, da un certo punto di vista, la musica scritta da Battisti è un miscuglio di più generi, non è un album facile..bisogna ascoltare e riascoltare, le parole di Pannella non mi spaccano la sintassi come Mogol..non arrivano ad emozionare a tal punto, ma anche Lucio cambia completamente l’aspetto metrico..più composto e ancora (forse troppo)lineare di prima.Questo album non lo porto nel cuore..rivoluzionario o confusionale?

La confusione e la rivoluzione fanno parte dell’ evoluzione;
” dici che non capisci mentre invece quel che dici è tutto vero”.

L’evoluzione toglie i brividi al cuore..la musica snob suona senza parole.
Ho visto troppi “parolai credersi Mogol..troppi voci senza soul”.
L’evoluzione può essere un passo indietro, ma ognuno interpreta a modo suo.
Battisti pensava di poter vincere da solo..secondo me, il progetto falli.

Ciò che ci appare chiaro e trasparente, da sicurezza, ci avvolge come fosse una sensazione atavica, diventa nostra esperienza di vita. I temi ostici, arzigogolati appaiono stonati, ampollosi, urtano, ma il piacere di comprendere o comunque immaginare, fantasticare su qualcosa di difficile comprensione, ci porta a superare limiti o barriere che la pigrizia o il pregiudizio ci precludono quel”lo scenario ” che non vuole essere apparenza ma un mondo di “emozioni”.
Detto questo : de gustubus non est disputandum

Non è come dici, quei viaggi di cui parli sono effimeri..paroloni, strafalcioni,fatti appositamente per seghe mentali, immensi mal di testa per sentirci ad un livello superiore di coscienza e conoscenza.
La semplicità prende il cuore..e quelli sono viaggi tra colori e prati pieni di fiori..profumati, non amo interloquire con gli snob, ascoltare musica snob, vivere una vita snob..forse perché, non ho bisogno di sembrare cio che non sono.
Ma…è un canto Brasilero ?