Da io io per anonimo
Zona di Pescara

Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.

L’infinito – G. Leopardi

5 risposte

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Da Bob

Guarda che Leopardi é proprio dolce e molto profondo e tanto sfortunato… Bye

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Da io io
zona di Pescara

Uno come lui sfortunato…?!E pure se lo fosse stato, poco male, visto che la sua sfortuna è stata la sua fortuna: rimarrà un grande per l’eternità!Fossero tutti sfortunati come lui! Bye bye.

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Da venere

da ciò che è rimasto di lui si intuisce che era molto infelice, e ha sfogato nella scrittura e nella poesia tutto il suo malessere e la sua disperazione; il fatto che dopo la sua morte sia diventato una celebrità non significa che in vita sia stato fortunato, avere un padre autoritario e un aspetto rachitico hanno pesato molto sulla sua sensibilità e ne hanno fatto una persona infelice per tutta la sua vita. Comunque molto bella la frase riportata, a volte diventa dolce anche la malinconia…

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Da io io
zona di Pescara

L’avere un padre autoritario, all’epoca, era un fatto del tutto normale. Forse la madre era un pò fuori dagli schemi, ma l’infanzia fu felice in compagnia dei fratellini e delle sorelline. La malattia non ha offuscato il suo talento, ma lo ha esasperato. L’analisi lucida della realtà individuale e cosmica sono un inno alla vita, che, a dispetto delle apparenze, lui amava moltissimo. Lui si autoescludeva, ma non era escluso. Il suo guaio?! Essere nato in quel secolo e non aver riconosciuto la sua grandezza…”non ha usato bene la sua cassetta degli attrezzi”! Oggi, avrebbe avuto sicuramente più chances di essere felice. Ho visto persone malate avere un sorriso che persone sane non conoscono. Oggi, ci sono molti uomini brutti, ma veramente brutti, dotati di intelligenza comune, che solo perchè ricchi (anche Leopardi lo era) sono pieni di belle donne (figuriamoci Leopardi…con la sua profondità, intelligenza, sensibilità, etc.!!!). La vita non gli ha sorriso, ma lui trovò il modo per vincere sulla vita e sulla morte…e prendersi la sua “rivincita”…

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Da CHIARA
zona di Venezia

è la più dolce che leopardi abbia scritto… ha un lieto fine…
ed è bellissima

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