Se solo l’amore avesse trovato libertà di manifestarsi nella vita di ogni giorno, mentre insieme prendevamo da esso ciò che di più vero gli appartiene non avresti conosciuto solo il dolore di me, anzi non avresti saputo della sua esistenza. Sono una creatura che si nutre di cose vere e quando le distanze distruggono i campi su cui l’amore attecchisce, muore il sentimento e con esso muoio io che sono amore. Mi è bastato scorgerti da lontano, farti un gesto con la mano e chiamarti per nome davanti la chiesa per tornare a brillare. Tu vuoi davvero che tutto questo finisca? Mi sembra così se non mi rivolgi parola. Hai le tue pretese che sono legittime, ma nemmeno ti rendi avvicinabile. C’è una parte di te che non vuole. E’ troppo forte questa parte perché io debole e peccatrice nella carne possa farci qualcosa. Quindi ti esorto a riflettere. Se anche le scaglie della cecità cadessero dagli occhi miei e riuscissi ad ammutolire mio figlio e le sue pretese, come pretendi che potrei avvicinarti quando altro non fai che nasconderti dietro un rispetto che è più impossibilità d’agire? Non ti accuso di nulla perché dovrei essere un’altra affinché queste impossibilità vadano via. Cosa intendi poi per “valutarti per quel che sei”? Non ti sto attribuendo meriti che non hai come vedi. Sto solo usando l’esatto punto di vista ovvero quello che parte dalle cose che mi mancano. Tu non sei troppo. Sei solo più completo (e in effetti lo sarebbe chiunque). Quello che mi chiedo è dove ci porterà tutto questo. Credi che sia possibile che un giorno tu non abbia più paura di te stesso nei miei confronti? E se ti dicessi che ora con un colpo di stato potremmo rovesciare la volontà di mio figlio? E se ti dicessi che non ci sarà mai la perfezione da parte mia, che ho bisogno di tenerti più vicino almeno da qui altrimenti non diverrò mai abbastanza? Non dico che il momento adatto sia ora, anche se con l’onestà potremmo comunque ritrovarci e decidere di viverla da amici per crescere insieme verso l’amore. Ma a tuo parere arriverà mai un momento in cui deciderai che affermare sarà meglio che negare? A me sembra che tu sia stato molto categorico al riguardo. Vorrei farti vedere per un attimo che Dio esiste anche in me e che fra terra e cielo può esserci un piccolo punto d’incontro per crescere. Lo vorrei come vorrei il paradiso.