Sembra tutto così semplice, e invece…Ho sempre pensato che tu fossi l’uomo della mia vita perchè tu mi capisci, mi ascolti, mi dai sicurezze. So che mi ami e che non mi tradiresti mai. Ora però sono arrivata a mettere in discussione tutto e l’ho fatto perchè non mi accontento più di quello che è diventato il nostro rapporto. Ci vediamo poco pur abitando vicinissimi, ci sentiamo solo per raccontarci cosa abbiamo fatto durante la giornata e per chiederci cosa faremo l’indomani. Ormai stiamo insieme per inerzia, per il non-coraggio di dirci addio o per la paura di restare entrambi soli. Non ce la faccio più sai? Quando ci vediamo mi annoio, quasi non parliamo. Ma Dove sono finiti l’amore e la passione di un tempo?
E poi…è arrivato lui, l’altro, proprio ora. E mi sta mandando in confusione. Lui non è certamente il ragazzo dei miei sogni, non è migliore di te. Però lui mi cerca, mi corteggia, mi riempi di complimenti e frasi carine che da tempo tu non pronunci più.
Non mi sono mai spinta oltre, ma mai mi sono sentita così debole. Se tu facessi anche solo un minimo sforzo per recuperare tutto quello che c’è stato so che cadrei a tuoi piedi.
Ti prego fai qualcosa.
Riprendimi o lasciami andare per sempre, perchè così non resisto più.
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Anonimo le tue parole mi invitano a riflettere. Le domande che mi hai posto tu me le sono fatta mille volte. Sì, ci incontriamo poco perchè lavora tanto e quelle poche volte devo farmi andare bene giorni, orari, luoghi ecc. Per anni mi sono adattata a tutto ciò perchè quando sei innamorato metti in secondo piano tante cose, anche te stesso e fai delle rinunce. Poi arrivi a un punto che non riesci più a farti andare bene niente. Sì, forse un po’ sono cambiata, ma cambiata nel senso che ti ho appena detto e cioè che non voglio più accettare tutto passivamente. Voglio pensare più a me stessa, è egoismo? Forse un po’ si, forse ho sbagliato in partenza nel mettere sempre lui al primo posto e sacrificare me e i miei interessi. Riguardo all’ultima domanda, e cioè se è una naturale evoluzione del carattere o solo un momento di crisi sono un po’ in difficoltà, non sono ancora riuscita a darmi una risposta. Non credo che tutto ciò pssa evolversi in qualcosa di estremamente negativo, che dà alla testa e poi ti fa avere dei rimorsi crudeli. Non sono mai stata impulsiva. Penso sempre molto prima di agire. Di solito però le risposte arrivano prima..Sono in un momento che non capisco più neanch’io cosa voglio dalla vita. Cerco le risposte dentro di me ma non le trovo. Spero di chiarirmi presto le idee.
Grazie dei consigli, cercherò di essere meno inquieta e penserò bene alle tue parole!
E’ giusto sapere che tutto ciò che facciamo dovrebbe andare a vantaggio di noi e degli altri altrimenti perché tanto affanno e sacrificio ? se uno desidera costruire una famiglia dovrà anche dedicare una parte del suo tempo a coltivare la relazione umana col partner, prove teconiche di preparazione alla vita di coppia e all’arrivo dei figli, sempre basandomi su quanto mi dici, la tua accettazione per anni di un rapporto scandito da regole militari mortifica la tua persona, e credo anche la tua capacità di dare in un rapporto affettivo e come conseguenza il grado di motivazione ( l’entusiamo ) nella gestione di una futura famiglia, perché credo, se una donna non è motivata la famiglia si sfascia, allora che senso avrebbe avuto lavorare tanto se poi si manca lo scopo finale ?
Ho pensato tu fossi egoista, visti i tempi lui lavora tanto per garantire alla famiglia una solidità e tu come partner accetti questo sacrificio perché riguarda il vostro futuro e ogni donna apprezza l’impegno del suo uomo, questo come idea generica, però bisogna capire che intenzioni ha, se questo lavoro ha come fine la formazione di una famiglia, oppure lavora per una sua ambizione personale, tanto per capire chi è l’egoista.
Mentre per capire la natura di una persona devi capire quali sono i valori a cui tiene e in che ordine di importanza sono, a cosa è disposto a rinunciare a cosa non, un dato emerge prima viene il lavoro e poi te, però bisogna capire se questo suo impegno è in funzione di una famiglia, allora in questa fase di costruzione potrebbe anche essere tollerato, ma è chiaro che alla lunga deve esistere un legame umano, affettivo. Una cosa non mi è chiara, dici che vi incontrate stabilendo giorni, ora, luoghi, quasi foste amanti clandestini più che fidanzati, non viene a casa tua o tu da lui ? abitate tanto distanti ? mi viene da usare la parola precario per descrivere quanto leggo.
Cosa vuoi, con la calma e analizzando la situazione magari emergono dettagli che non hai notato. Buona giornata.
Anonimo in realtà la situazione è più semplice. Abitiamo vicinissimi, giusto un paio di km. Io studio e il mio percorso è piuttosto lungo e impegnativo, per questo non parliamo ancora di famiglia e figli o se ne abbiamo parlato lo abbiamo fatto pensando a un futuro ancora molto lontano. Io dedico la maggior parte del mio tempo allo studio perchè ci tengo e lo considero il mio lavoro, ma per stare con lui, quando può, sacrifico ore di studio e la cosa non mi è mai pesata. Mai, perchè anche se ti ho detto che il mio studio per me è estremamente importante, non lo sarà mai quanto il mio compagno.
Lui lavora, però, oltre il suo lavoro “ordinario” (che tra l’altro gli permetterebbe di avere molto tempo libero) coltiva una grande passione che nel corso del tempo è diventata un secondo lavoro. Il suo sogno è appunto quello di fare di questa passione un lavoro, mettersi in proprio e avviare una sua attività. Nel timore però che questa attività non gli garantisca stabilità economica, non abbandona l’altro posto di lavoro. Di conseguenza si trova a svolgere due lavori ed è sempre troppo impegnato per potermi dedicare del tempo. Non so se mi sono spiegata…
Per il fatto che ci vediamo a orari e tempi prestabiliti, quasi fossimo amanti, la questione è un po’ più complicata. Entrambi viviamo ancora con i genitori. Lui può venire da me quando vuole e questo lo sa. Lui invece non mi invita quasi mai a casa sua. Inizialmente pensavo di non essere gradita dai suoi genitori. Loro invece sono molto gentili e carini con me, tante volte mi invitano a cena o mi dicono di passare. Lui invece sembra che si vergogni se frequento troppo casa sua. In più un’altra cosa che non riesco ad accettare è che alla sua età, lui non possa ancora venire a dormire da me. L’ho invitato tante volte, e non è mai venuto. Ha una mentalità un po’ “di altri tempi” per molti aspetti.
Non so queste indicazioni che ti ho dato possano servirti per capire qualcosa in più sulla natura del nostro rapporto. Ti ringrazio per l’attenzione che mi dedichi..Buona giornata.
Riflette il nostro tempo quanto mi descrivi, ho una mia opinione anzi sarebbe un approfondimento dell’argomento, ma preferirei suggerirti questo, scrivi su google “il libro dei mutamenti “ il primo indirizzo della lista è di wikipedia, leggi. Lo puoi trovare in libreria ed astrolabio con la prefazione di Carl Gustav Jung, è un libro molto serio se segui attentamente quanto è scritto, serve una buona capacità di concentrazione su di uno specifico argomento, fammi sapere.
Anonimo ti ringrazio del consiglio, ma non è in un libro che troverò le risposte ai miei dubbi. Probabilmente lo leggerò comunque, ma certe risposte le posso trovare solo dentro di me. Anzi, forse le ho già trovate. Grazie ancora dei consigli e di esserti interessato.
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