ricordo appoggiavo la testa contro i vetri e pensavo a lei che non si poteva prendere cura di me, quelle cure particolari, i compiti da fare assieme, i giochi, l’uscita dalla scuola, che invidia gli altri avevano le loro mamme, io il mio caro zietto rimasto scapolo, mi attendeva fuori dalla scuola, mi accoglieva con un appellativo in dialetto, prendeva la cartella e ci incamminavamo a casa, caro zietto che vita grama hai vissuto, non chiedevi mai nulla per te, mi ricordo quando beveva i suoi intrugli di coca cola e vino, mi insegno’ a fischiare, a lenire qualche ferita alla belle e meglio, a volte faceva dei pisolini cosi’ per non sentire, non vedere forse, per non pensare credo, un giorno non si e’ piu’ svegliato.
Non ti farai piu’ vedere lo so..
tu hai dei blocchi interiori non risolti.. non riesci a esprimere esplicitamente i tuoi bisogni le tue emozioni.. forse hai avuto un educazione molto severa.. io invece sono cresciuta un po’ sola in maniera un po’ selvaggia se vogliamo, come molti, non mi compiango, e’ una constatazione. Prega un po’ per me per favore, io lo faro’ per te come di un fratello che non ho mai avuto.
ma io cosa rappresento per te?
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Sotto quest aspetto non riusciamo a capirci. Ti spiego meglio : ti vedo e vedo il sole, mi faccio riscaldare dai tuoi raggi anche se a distanza, poi ti saluto e… e li il mio desiderio e’ abbracciarti forte. Ho bisogno proprio di abbracci in generale, ma i tuoi li adoro piu che mai, mi piace troppo il profumo della tua pelle e’ quello di una bimba, la mia bimba 🙂 e poi quella morbidosita ah ah troppo tutto ah ah poi ci e’ il distacco 🙁 e li e’ dura ma rimani dentro di me ! Mi porto un tuo ricciolo, i tuoi occhietti tremendini furbacchiotti, la tua vocina, il tuo entusiasmo, non chiedermi troppo ti prego
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