Una telefonata: “Luca è in ospedale..corri!!”… sono rimasta immobile lì senza sapere cosa pensare per un bel pò… quante volte quei matti dei nostri amici mi hanno inventato ca**ate del genere..poi la porta si apre… quegli occhi che mamma aveva in quel momento penso che non me li toglierò dalla testa per tutto il resto della mia vita…La corsa in ospedale è stata la più lunga della mia vita… erano tutti seduti con la testa tra le mani davanti a quella porta…gli amici fidati, i compagni di una vita…quelli con i quali passavamo la maggior parte delle giornate..Paolino mi guarda e scuote la testa… Inizio ad urlare forte..quanto ti dava fastidio quando urlavo!!Ma tu fratellino eri già troppo lontano per poter inca**arti..Siamo nati lo stesso giorno, alla stessa ora, lo stesso anno…rischiavamo di non riuscire a vivere nemmeno un’ora..ma piccoli piccoli attaccati a quelle macchine insieme ce l’avevamo fatta…e da allora quante ne avevamo passate!…Le maestre prima, i professori poi, mamma, gli amici..tutti erano convinti che lontani l’uno dall’altra non saremmo mai resistiti… ci completavamo a vicenda, ci capivamo con uno sguardo..eravamo uguali…è un anno che non ci sei più…e la parte bella di me è morta il giorno che ti hanno sepolto…gli amici mi stanno vicini…ma anche per loro non è più lo stesso sai??, mi aiutano tanto..ma io non ce la faccio…respiro, il mio cuore batte..ma è come se fossi morta…tutta quella voglia di vivere te la sei portata via tu…ed è così brutto sentirsi vuoti dentro a soli 19 anni..ma una cosa te la prometto Lù..un giorno saremo di nuovo insieme come prima..e nessuno potrà dividerci più..
