Una SEMPLICE donna non potrà mai spiegare a parole il vuoto che ha lasciato un GRANDE uomo.
La morte viene annullata dal forte amore che ancora noi tutti proviamo.
La morte non ce lo ha fatto dimenticare.
Per questo, la morte è solo un idea, un incantesimo malvagio che non ci può far vedere, toccare il nostro grande uomo.
Ma è un incantesimo malriuscito perchè non ci può impedire di sentirlo ancora accanto a noi.
In questo tempo, in questa vita che scorre, in tutti i nostri giorni noi possiamo trovare tracce di lui e ricordi dell’amore che ci ha dato e che noi gli restituiamo, lacrima dopo lacrima.
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Sabisse mi sono dimenticata di dirti, che se vuoi leggere una mia dedica, c’è nè una sotto la tua, il nick è lo stesso ( SolaJey )… ciao.
Ciao Jey,
è strano come tu mi cerchi, come tu mi segua.
Soprattutto, è strano come tu mi consideri affine a te dato che io invece percepisco che abbiamo due modi completamente diversi di sentire e sfogare il nostro dolore.
Io lo faccio in silenzio, con calma..tu lo urli, lo “sputi”.
Io scrivo unicamente per me stessa, tu scrivi per avere l’appoggio, il sosegno degli altri.
Nonostante tutto questo, anche tu soffri e piangi.Nonostante il modo che abbiamo di piangere sia diverso, le nostre sono sempre le medesime lacrime.
Purtroppo ti sento tanto lontana da me, dal mio modo di vedere la vita.A tal punto da non riuscire a darti consigli o opinioni.
Sarebbe un po’ come parlare di colori a chi vede solo un colore..Io sono certa che non capiresti le mie parole.
Non capiresti che tentare di suicidarsi è errato, che tagliarsi ti rende euforica al momento perchè senti di aver espresso il tuo dolore anche nel corpo ma che in realtà appanna ancora di più la vista impedendoci di trovare la strada giusta per uscirne.
Anch’io ho fatto del male al mio corpo.
Non intendo parlarne qui, ora ma ti basti sapere che ho capito che certi atti non si possono, non si devono fare.
Se a noi è stato imposto (perchè in alcuni casi sembra un’imposizione) di continuare a vivere, dobbiamo farlo.
Sopportando tutti i dolori.
Sopportando a denti stretti in nome di chi la vita la amava tanto e l’ha persa.
Stefano amava questo mondo, questa vita ed io non posso rifiutare la mia:devo viverla anche per lui.
Credo tu debba affontare il dolore con la forza di un adulto, non con la ribellione di un bambino.
Dici di essere una ragazzina.
Se la morte come dici ti ha fatto visita, ai miei occhi non sei più una ragazzina per il semplice fatto che la morte ci fa maturare e crescere, ci strappa all’adolescenza catapultandoci nell’universo degli adulti.
Per questo a mio parere, anche se tu dovessi essere una quindicenne non sei più come tutte le altre tue coetanee.
Hai una lezione in più negli occhi e una lacrima in più a far sanguinare il cuore.
Chi ti ha detto che io non capirei??
Non hai provato??
Capirei… ma non lo farei… non userò i tuoi consigli… lo so…lo riconosco.
So benissimo di non essere più una ragazzina… da molto tempo ormai… è vero io sputo il mio dolore, ma solo qui, unicamente in questo sito… a casa e con gli amici, no… passo per la raggazzina “arroganete, orgogliosa, suscettibile, e intransigente “, loro non sanno nulla di me, del mio mondo… fingo di essere chi non sono… .non so più da quanto tempo lo faccio… e nemmeno mi interessa… consepevole di essere un errore… ma è questo il compromesso con cui ho scelto di vivere.
Io ho affermato che siamo affini… affini nel dolore, che non è uguale, ed espresso in modo totalmente diverso, ma sappiamo cosa si prova quando ci viene strappata una persona amata.
Lo so bene, perchè la morte è venuta a trovarmi per ben due volte… e lo so che fra poco arriverà una terza volta… non mi è facile dire cosa mi è successo… quando mi fermo a pensare a cos’è la mia vita, sorrido, perchè sembra tanto un film… ma i film hanno sempre un lieto fine… questa è la mia vita che non c’è l’avrà mai un finale buonista.
Ho provato a ricominciare, a darmi un’altra possibilità… ho conosciuto un ragazzo eufirico… mi ricordava tanto il mio Gianluca, e la me stessa di un tempo… e per questo l’ho odiato… non sopportavo la sua vitalità, la sua euforia, la sua voglia di vivere e di amare le cose… era solo invidia, puramente invidia… perchè lui può essere così ed io no? Perchè non posso più esserlo? Non poteva soffrire qualcun altro al posto mio??
Mi sono rinchiusa nel mio odio che mi annebbiava le vista e la razionalità, allontanandolo da me… lui soffriva… e io non gli ho detto nulla di me, lasciandolo con un pugno di mosche… e adesso… da una settinama o poco più, giace in un letto d’ospedale, privo di sensi, è in ocma… .sta morendo… e se accade non mi perdonerei mai, di avergli chiesto scusa, e quello che provo per lui… e tutta colpa mia, se solo non fossi stata così stupida…
Sabisse, io ti scrivo perchè mi ricordi, la mia Speranza rubata, la morte me l’ha portata via… ma se vuoi, io non ti cerco più… adesso devo scappare in ospedale.
Cara jey,
hai detto che la morte ti è venuta a salutare due volte.Io proprio non riesco a pensare di moltiplicare doppiamente il mio dolore con la perdita di qualcun altro.
Giuro, non ce la farei.Credo che se mi comunicassero della morte di un altra persona che amo, morirei anch’io all’istante.
Riguardo alla persona in come, non essere pessimista:non è ancora detto nulla.
La sua vita è appesa a un filo, è vero, ma quel filo potrebbe essere di ferro e non spezzarsi.
L’anno scorso nella mia città sono morti in un incidente tre ragazzi.Solo uno è sopravvissuto, dopo un mese di coma.
Li conoscevo semplicemente di vista, qualche chiacchiera quando capitava ma erano legatissimi a dei miei amici e quindi io sono stata direttamente coinvolta nel loro dolore.
Quello che è sopravvissuto, ora è insieme ad una delle mie migliori amiche.
Quando lo guardo, mi sembra di poter guardare un miracolo.
Tutto questo per dirti che come ce l’ha fatta lui, puoi farcela anche il ragazzo di cui parli.
A volte, quando lo guardo, penso a come sarebbe se anche Stefano fosse uscito indenne dal suo incidente.
A volte, quando sono in qualche locale immagino come sarebbe se ci fosse anche Stefano accanto a me.
Ogni tanto, quando sono di spalle e qualcuno da dietro arriva all’improvviso abbracciandomi per una frazione di secondo penso ancora che sia Stefano, che sia arrrivato.
Ma dopo un millesimo di secondo, la realtà mi si mostra davanti agli occhi.Malvagiamente.
Però sai, mi basta quella frazione di secondo in cui penso che sia Stefano per riassaporare un po’ della vita che se nìè andata con lui.
X MARIPOSA
Francy, so di averti già risposto e che le mie parole nuove non servono ma ho sentito l’impulso di scriverti.
Pochi minuti fa ho scritto un’altra dedica che sicuramente pubblicheranno nelle prossime ore.Dico che questa non è vita ma pura e semplice sopravvivenza e cose di questo genere.
è che, subito dopo averla scritta è successa una cosa strana.
Ho alzato il volume della musica affinchè mi entrasse dentro, ho spento la sigaretta nel portacenere che ormai straripa ed allora, allora ho capito.
Ho capito che invece io la voglio la vita.
Ho capito che se mi proponessero di andarmene, non lo farei.
Ho capito che non voglio fare le valige, ho capito che devo vincere ancora le mie battaglie.
E quando le vincerò dovrò guardare e vivere il mondo anche per chi non c’è più.
Ho sentito l’esigenza di scrivertelo subito.
Ti mando un bacio forte forte.
Ti voglio tanto bene.
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