TRE MESI.
No. Non è vero.
è solo un brutto sogno…adesso, tra pochi minuti mi sveglierò e sarà il 16 ottobre, Matteo mi avrà mandato il msg di buongiorno come sempre, e tutti e due avremo dormito serenamente…sì…sicuramen andrà così…
Quanto vorrei che ciò che ho scritto sopra fosse vero.
Invece no. Io la mattina del 16 ottobre non ho visto il msg di buongiorno di Matteo, io ero in ospedale, vicino al suo corpo morto, che mi hanno permesso di vedere un’ultima volta. Mi hanno permesso di dargli quell’ultimo, piccolo, bacio, di dirgli quell’ultimo “ti amo” soffocato dalle lacrime che ormai da ore scendevano sulle mie guance…
Da quel giorno in poi, niente è più stato come prima. Tutti i giorni a riempirsi di pizzicotti per sperare di alzarsi la mattina ed andare a scuola felice perchè sapevo che ci sarebbe stato lui…lui, che entrava sempre cinque minuti dopo la campanella, il suo “scusi prof, non mi va la sveglia”, il nostro piccolo bacio prima che lui andasse a sedersi al suo banco, lo sguardo storto del prof che chiaramente non apprezza…
Tu, Matteo, vivi in questi ricordi, vivi in me e nei tuoi amici, nella tua squadra di calcio, nel tuo mister, nella tua Inter. Vivi dentro di noi, e sarai per sempre la parte più bella della nostra anima, quella che ci ha fatto scoprire l’amicizia vera e l’amore travolgente, come mai nessuno era riuscito prima a fare. Vivi nei tiri di Adriano, nelle capriole di Martins, nella tua maglietta numero 9, nelle nostre foto e in quelle coi tuoi amici. Vivi in tua madre, in tuo padre, in tuo fratello. Vivi dentro di noi, amore mio.
Ciò che ci hai fatto scoprire sarà per sempre. Come te e me. Ti amo Matteo.
La tua pikkolina