Da sabisse per indimenticabile

Trascorre il tempo, lentamente.
Guardo l’orologio e, quasi senza che me ne rendessi conto,è passata un ora e mezza da quando mi sono seduta sul divano, a braccia conserte, con la testa bassa.
Così,ho iniziato nuovamente a scriverti. Vorrei contarle l’infinità di volte in cui ti ho scritto, pensato,nominato.
S iniziassi a farlo, probabilmente trascorrerei l’intera vita ferma qui, cercando di ricordare ogni dettaglio, ogni momento.
Tu non sai quanto mi arrabbio quando la memoria m’inganna e mi vengono dubbi su cosa tu indossassi quel giorno piuttosto che un altro, su dove fossi quando mi hai chiamata in piena notte solo per dirmi che le ore erano 24 e che tu volevi viverle tutte con me.
Eccome se mi arrabbio.Ti ho già perso una volta e dimenticare dei dettagli di te sarebbe come perderti nuovamente.
Una cosa la ricordo estremamente bene, perfettamente intatta:la nostra capacità di amarsi come se non ci fosse un limite, come se ad ogni sguardo i sentimente crescessero a dismisura.
Io un amore come il nostro non l’ho mai visto in giro.L’ ho vissuto sulla mia pelle, questo si.E lo rivivrei altre cento, mille volte riniziando sempre da capo quando sta per avvicinarsi la fine, la notte dell’incidente.
Prima, mentr ti pensavo mi è venuto in mente quando mi hai detto che guardandomi viene voglia di non farmi mai perdere la felicità.
Sapessi in quanti modi l’ho persa da quando te ne sei andato.Sapessi in quanti modi ancora ho cercato di ricostruirla, a volte perfino di inventarmela.
Amore.
E quella volta in cui mi sono arrabbiata perchè per due ore sei rimasto a guardarmi senza dire una parola perchè “volevi ammirarmi in silenzio?”
Eri pazzo, pazzo.Più di me sicuramente.
Io pazza, lo sono diventata dopo quando tu te ne sei andato.
Mi è sembrato di perdere la ragione, il contatto con la realtà.
A che seriva svegliarsi, alzarsi se tu non saresti tornato?Unicamente a ricominciare già a piangere, fumando sigarette e spruzzando il tuo profumo sul cuscino per darmi l’impressione che tu ci fossi ancora.
Dicono che per smettere completamente di soffrire si deve dimenticare.
Li hai sentiti?Dicono che dovrei dimenticarti del tutto.
Assolutamente no.
Io voglio ricordarti, voglio ricordare il tuo sorriso, la tua voglia di vivere, i tuoi abbracci, i tuoi occhi.
Il modo in cui facevamo l’amore, le sorprese che mi facevi, i regali con cui mi stupivi, le passeggiate mano nella mano.
No, non voglio dimenticare niente.
Chissenefrega se farà male.
Io per te corro il rischio.

17 risposte Pagina 4 di 4

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Da sweetly ali

ciao sabisse…non credo tu ti ricordi di me…ti avevo risposto qualche mese fa, ad una delle tue stupende dediche, forse anche con un nick leggermente diverso…ed ora eccomi di nuovo qui..ora che posso purtroppo capire fino in fondo il tuo dolore…prima parlavo come una ragazza timorosa di perdere il grande amore, ora parlo da ragazza che ha perso il vero Amore…già sabisse, anche io, come te, ho perso il ragazzo che amavo…era un amore folle, un amore distante kilometri, un amore immenso, un amore vero come non ho mai amato, un amore durato terribilmente poco perchè quel giorno Lui ha deciso di andarsene…dicono in un mondo migliore…gli altri…io penso in un mondo peggiore perchè tutto ciò che voleva Lui era vivere accanto a me…sabisse tu hai detto che la morte per malattie era la peggiore…beh, Lui se n’è andato così, se n’è andato soffrendo, sapendo di dovermi lasciare…e con Lui ho sofferto anche io…ti capisco quando dici che tutto è diverso…ripenso a quel “ci sentivamo immortali” tuo e di dadd88…era un pò come mi sentivo io, mi sentivo felice, forte, indistruttibile e poi ecco che in un attimo tutta la serenità svanisce…dicono che dobbiam essere forti e continuare a vivere…tu ci riesci?? io essendo sincera ho pensato di raggiungerlo, mi blocca solo sapere che Lui non vuole questo, Lui mi diceva che dovevo continuare ad essere felice e ad amare…io non riesco…senza Lui non posso amare…
un abbraccio..ti sono vicina in quanto capisco il tuo dolore…

Immagine mittente anonimo
Da sabisse

Jo, 31 anni di vita insieme hai detto.
Non si dimenticano, sono una vita intera.
Più degli anni che ho io. Probabilmente, più dolore di quello che provo io, più lacrime, più ricordi.
Ma la stessa, identica speranza di ritrovarli, prima o poi.

Stella, dici che ti fa rabbia chi sostiene che dopo una perdite prenderebbe sedativi, farmaci. Io credo che ognuno il suo dolore se lo debba amministrare come vuole.Ognuno, per quanti amici o persone vicine abbia, è SOLO nella sua sofferenza.
Ed è da solo che deve uscirci, contando sule proprie forze.
Se i farmaci fossero riusciti a lenire quello che provavo, non nascondo che avrei continuato a prendermi.
Ma nessun calmante mi aiutava più di tanto, i sonniferi o il Lexotan mi intontivano ma il sonno comunque arrivava a fatica.Provavo solo torpore, le mente era stanca. E questo non lo potevo sopportare perchè la mia mente io l’ ho sempre voluta lucida, attiva perchè è grazie a lei che io ricordo.

Susanna, buttarsi a capofitto in qualcosa?
Io ci ho provato si.Tuttora ci provo.
Cerco sempre di uscire, di fare mille cose, di avere sempre un impegno.
Ma ovunque vada i pensieri mi seguono.
è come quando parti per un viaggio lontano per non vedere i posti in cui sei stata con una persona che amavi.Credi che, avendo lui dall’ altra parte dell’ oceano, lo dimenticherai.
Cavolate.Perchè il cuore ti segue.
Quello non lo lasci a casa, chiuso nell’armadio.
Sono stata in tanti posti nuovi da quando Stefano è mancato.Nessuno mi ricordava lui eppure in tutti, specialmente in quelli più belli non facevo che pensare quanto avrei voluto averlo portato con me.

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