Carissima Sabisse,
Ho letto tempo fa la tua prima dedica.
Ma, devi perdonarmi, non ho mai risposto.
Forse perchè erano diverse dalle altre; nello stile intendo: sofferte, ma asciutte.
E io, per una sorta di pudico timore, non ho osato aggiungere nulla, nè ovviamente potrei farlo.
Ma ora violo questa mia reverenza perchè quando le parole sono sulla penna, pardon sulla tastiera, è difficile trattenerle.
Sono parole che non cambiano niente, perchè la tua consapevolezza è quasi disarmante: stai soffrendo perchè il sogno più bello della vita se n’è andato, e ci vorrà tempo per tornare a sognare, con meno intensità, ma con un po’ più di esperienza.
Credo di immaginare come ti senti, scusa l’azzardo. Come se staccassero un braccio o un organo vitale del nostro corpo. E’ un dolore mentale, spirituale, fisico. E’ insopportabile. E’ crudele e ingiusto. E’ devastante.
Credimi, seppur in modo diverso, anche io ho sofferto e sto soffrendo. Senza essere irrispettoso, posso dirti che starai meglio col tempo.
Non lo dimenticherai mai, sarà il tuo Angelo per sempre. Ti porrai ogni giorno la più terribile delle domande: Perchè?
Ma avrai un ricordo unico sempre dentro te.
A poco a poco cerca di rialzarti da terra. Come tento di fare io ogni giorno.
I miei risultati per ora non sono confortanti, ma non posso escludere che lo diventino.
Ti sento, scusa la confidenza, molto vicina in questo momento. Il dolore è un ossimoro: perchè avvicina le persone; ma anche le allontana, chè il dolore di ognuno è sempre uguale eppure diverso e quindi unico e incomprensibile.
Tuttavia ti sono vicino.
Pur non conoscendoti, non sapendo nulla di te, non potendoti guardare negli occhi, spero tu possa sentire un mio caloroso abbraccio.
Perchè ti sento più vicina della maggior parte della gente che conosco.
Il tuo amore doveva essere una persona molto fortunata ad averti e sono sicuro tu gli abbia riempito la vita di felicità, e lui a te.
Non escluderlo: magari un giorno lontano potrai rivederlo e tutto il dolore non esisterà più.
E’ un sogno dici. E’ vero, e i sogni sono assurdi. Ma anche la vita è assurda, eppure eccoci qua.
Io, della mia, non ho mai capito niente.
Ma ho capito che sei una persona stupenda.
E il mio abbraccio è ancora più forte.
