Signore, l hai preso con te..ed io da mamma ti chiedo ora di prendertene cura..può sembrare stupido, ma io, che avevo perso la fede in te quando mi hai portato via il papà, ora mi rivolgo a te, prego te, perchè allungo la mano e non trovo più quella del mio bambino a stringerla..so che lui è li con te..e se per anni, e me ne pento perchè colpa non hai, non ti ho cercato, lo faccio ora..ci è voluta la perdita di Davide per ritrovare la mia fede..l ho cercata in questi anni, ma solo ora tu Signore sei di nuovo con me..ti sento, e ho la consapevolezza che insieme a mio papà, tieni per mano Davide..aveva 4 anni, era bello come il sole..il mio morettino..quell ultimo giorno della sua breve vita con noi, aveva la tutina rossa, quella che lo rendeva ancora più bello e che a me piaceva tanto..eravamo in giardino, io mio marito e i nostri tre bambini..dovevamo andare al parco, con la bicicletta, era domenica, eravamo tutti insieme..mio marito stava sistemando la biciclettina di Davidino, io sistemavo Giulia la piccola di un anno e mezzo sul seggiolino della mia bicicletta..Camilla di 7 era davanti al cancello e in un tempo cosi breve che faccio quasi fatica a ricordare, mi ha detto..”Mamma io apro..”sravo per dire..”No, Camilla un attimo..”ma non ho fatto a tempo..Davidino è uscito fuori felice, si è girato mi ha guardato e mi si è gelato il sangue..una macchina aveva appena girato veloce è l ha preso in pieno..ha fatto un salto ed è caduto un paio di metri dopo..”Lucaaa”,ho urlato a mio marito..”vai a prenderlo..”..ho lasciato Giulia a mio fratello, Camilla spaventata è corsa dentro casa..ma che colpa ne aveva?era piccola..il signore che aveva preso sotto Davide ci ha portati i corsa all’ ospedale..continuava a chiedere scusa, vedevo le sue mani tremare sul volante..continuava a voltare il capo per guardare mio figlio..io lo stringevo a me..e in quel momento Signore ti ho chiesto di prenderlo con te, di non farlo soffrire cosi..tremava il mio bambino tra le mie braccia, mi sembra ancora di sentirlo piangere..di sentire mio marito dire..”Fermo Davide, non ti muovere troppo, andrà tutto bene..”Signore mi hai ascoltato..Davide quel giorno appena arrivati all ospedale, è diventato un angioletto..era tutto rotto..tutto il lato destro del suo corpicino era diventato una maschera di sangue..aveva un emoraggia interna, e niente è stato possibile per tenerlo qui con noi..quel signore della macchina, Sergio,stava male quanto noi, a casa aveva due bambine, una dell età di Davide, Francesca,e l altra un anno più grande di Camilla, Marta..si sentiva in colpa, ma lui aveva tentato di inchiodare davanti al mio bambino che correva fuori, ma non è riuscito, era troppo vicino..ora a distanza di un anno Sergio qualche volta lo vediamo ancora, ma non riesco a stare tranquilla del tutto con lui..anche se so che non avrebbe mai voluto uccidere il mio bambino..Camilla è piccola, ma quello che è successo a Davidino, lei l ha vissuto, e si porta ancora dentro quel grande dolore..io la rassicuro, non è stata colpa sua, è stato solo un bruttissimo incidente..ed è difficile ora, essere forti, nonostante la gente dica, bisogna andare avanti..
6 risposte Pagina 2 di 2
Ho letto con dolere la tua lettera, io sono una figlia che ha perso la sua mamma e anche io come te mi sono avvicinata a Dio, forse sarà sciocco e banale, ma secondo me è un grande aiuto. Non ti conosco e non posso capire cosa vuol dire perdere un figlio, ma ti sono vicina, nel pensiero e con la preghiera. Sai cosa ti dico che secondo me verrà il giorno che incontreremo i nostri cari e allora saremo insieme per sempre, sono fermamente convinta di queso, perchè c’è molto che non sappiamo…
tanti auguri di vero cuore.
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