Da sabisse per indimenticabile

Parole per te e nessuna bata a spiegare questo sordo silenzio, questa opaca sofferenza raddensata nel cuore.
Il tuo passo mai diventerà stanco e lento, i tuoi capelli mai diverrano girgi, il tuo sorriso continuerà a risplendere illuminando i nostri ricordi, attimi ormai scomparsi.
Il destino ti ha portato con sè,ha rapito il nostro angelo.
Rimane il tuo letto vuoto, i cd non ancora ascoltati, gli studi non ancora terminati.
Rimane l’intensità azzurra dei tuoi occhi, rimane l’eco della tua voce.
Rimane questo silenzio in ogni mia notte.
Rimane piangere i tuoi 20 anni per sempre perduti.
Non posso parlarti, non posso abbracciarti.
Ma posso scriverti ancora.
Mi sento inadeguata a contenere tutto questo dolore.
Mi sento un pugno di polvere rappresso perchè lontana dai tuoi occhi, lontana dal tuo amore io non ho un posto dove andare.

Accarezzo la tua lapide, la tua foto da cui per sempre sorridi, le lettere del tuo nome sulla pietra gelida.
Tacendo ti faccio compagnia, inseguendo l’ormai perduta speranza che non sia vero.

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Da sabisse

PER MARCO

Credevo di averti perso, credevo di dover trarre insegnamento solo dalle poche parole che ci siamo scritti e pensavo che ormai non ce ne sarebbero state altre.
E invece..ti trovo ancora qui e nuovamente posso immergermi nella lettura dei tuoi scritti.
In ogni singola cosa che dici, io trovo il coraggio e la forza di andare avanti.
Tu, più di ogni altra persona che mi sta accanto, mi stai salvando.
Prima di ricevere il tuo primo messaggio, pensavo che nessuna parola avrebbe mai potuto aiutarmi.
Le amiche si limitavano a trattarmi come una ragazza da mettere sotto una campana di vetro e le loro continue preoccupazioni non facevano che farmi ricordare maggiormente tutta la sofferenza che sto cercando di lasciarmi alle spalle.
Poi, quando meno me l’aspettavo sei arrivato tu.
Hai portato un raggio di sole nel mio buio e per questo non smetterò mai di ringraziarti e di essertene riconoscente.
Credevo che la morte di Stè mi avesse distrutto e disintegrato completamente ma in me sto scoprendo una forza che non credevo di racchiudere.
Anzichè piangermi addosso e rinchiudermi in casa lasciandomi avvolgere dal dolore, cerco di pensare che in fondo lui sarà sempre con me.è inutile concentrarsi nel dolore:devo invece soffermarmi sul bello che c’è stato tra me e lui.Voglio ricordare i nostri sorrisi, la nostra felicità perchè questo è ciò che voglio avere nel mio bagaglio di ricordi personali.
il ricordo dei pianti, della disperazione no, non deve far parte della mia mente.
Nemmeno lui lo vorrebbe…
è pazzesco, ma per me la sua non è più semplicemente morte:per me è come se fosse partito per un lungo viaggio, un viaggio in cui sta bene, un viaggio in cui ha tutto ciò che desidera.

Dici che incontrarci non è stato un caso e, no non lo credo affatto.
Qualcuno pensa che il destino è già stato scritto ma io ho sempre creduto che gli artefici di esso siamo noi..
Ti avverto già che, se tu non dovessi trovare altre mie dediche e quindi altre mie risposte in questa categoria, dovresti cercare nella altre categorie.
Ti ho già detto che le mie lettere sembrano venir inserite a casaccio, non dove lo richiedo io.
Spero solo di non trovarmele un giorno in “frasi divertenti” perchè non sarebbe esattamente il massimo.

Sai, l’altra sera ho fatto un sogno.
Ho sognato che Stè mi diceva il tuo nome e che mi diceva che avrei dovuto veramente tenerti stretto.
Diceva che tu sicuramente non avresti creduto alle mie parole, che avresti pensato che il sogno fosse stato solo una proiezione dei miei pensieri.
Per questo motivo mi ha detto di dirti una frase, ha detto che tu avresti capito.
Ha insistito sull’ importanza di dirti questa frase.
Di questo sogno non ci ho capito nulla.
Sogno spesso Stè ma..da vivo!Sogno che è ancora qui, che mi porta al mare o in altri posti.
Questo è l’unico sogno che faccio in cui so che lui non è più tra noi, in cui lui mi parla.
Mi sento così stupida…mi crederai pazza.
Te ne ho parlato solo perchè lui, nel sogno me lo ha fatto promettere…ha insisito tanto.
Ah, prima che mi dimentichi, la frase era (più o meno): la felicità si può chiamare anche in un altro modo.

Immagino che a questo punto mi riterrai pazza..Stè nel sogno ha detto che tu avresti capito..
Non hai idea di quanto quel sogno fosse reale.Solitamente dimentico i sogni o me ne rimangono solo sfumature ma questo è ancora limpido e completamente nitido.

Ora ti saluto ma più di ogni altra cosa spero di leggerti presto.Non mi dimenticare perchè io non ti dimentico.Aspetto una tua risposta e, anche se non riuscirà a sdebitarmi, grazie per starmi vicino.

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Da tizi

Cara sabisse..
non so xkè proprio in questo momento ho trovato la forza di scriverti..
Ho letto spesso le pagine di questo sito..sono spesso stata in silenzio..
Poi ho iniziato a leggere le tue parole..le tue dediche per Stè..
Le ho lette tutte fin dall’inizio..le ho salvate tutte..le ho stampate e conservate.
Le tue parole mi hanno fatto pensare..mi hanno fatto riflettere..per giorni e giorni interi..fino a quando pochi minuti fà..sono scoppiata a piangere ed ho pensato che fosse giunta l’ora di scriverti.
Vorrei poter scrivere bene..come spesso riesci a fare tu..vorrei poter trovare parole speciali che riescano a non essere solo semplici lettere d’inchiostro nero incollate su uno schermo distante… ma questa notte i miei pensieri sono abbastanza confusi e nostalgici..e non so davvero cosa riuscirò a liberare dalla mia anima ferita..
Ho solo 18 anni..ma anche il mio piccolo cuore è straziato da quel dolore soffocante di cui spesso parli..
Sono quattro lunghissimi e terribili mesi che il mio Pè..è andato via…a soli 18 anni..per sempre.
Ci sono giorni in cui riesco ad essere un pò più tranquilla..vado a trovarlo..e riesco a trattenere le lacrime..mi faccio forza perchè so quanto lui odiasse vedermi piangere..e altri giorni in cui basta un solo attimo, un solo pensiero per sprofondare giù..ancora più giù..in quell’abbisso che nn credevo potesse arrivare così presto.
Le tue parole in questi giorni mi hanno spesso accompagnato nei momenti di malinconia..di nostalgia..di dolore.Sono rimaste accanto a me nelle mie notti insonni..
Le ho lette al mio Pè..anche a Lui sarebbero piaciute..adorava le lettere scritte con il cuore..adorava le poesie..era innamorato dell’amore.
Continua a scrivere Sabisse..io scrivo a Lui tutti i giorni..in dei piccoli quaderni che spero un giorno potrò regalargli..
Gli scrivo e lo sento un pò più vicino..per me è l’unico modo..l’unico modo per non perderlo ancora.
Scrivi perchè anche se nn parlo..le tue parole mi entrano dritte dentro il cuore e riescono a darmi quel poco d forza che basta ad andare avanti..ancora un altro giorno.Quelle parole riescono almeno un pò a placare quella terribile fitta di dolore che sento se chiudo gli occhi e rivedo i suoi..se arriva alle mie orecchie la dolce melodia della sua voce..se in lontananza percepisco anche una minima cosa che me lo ricordi.
Mi manca Sabisse..più di qualsiasi altra cosa al mondo.
E anche se sono molto lontana…da te, da marco, da mariposa, sento che le vostre parole mi arrivano..riescono a dare un senso a questi giorni..che senza LUI..non credo più ne abbiano.
Un forte abbraccio..tizi.

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Da marco

Sabisse dolce Sabisse…ripeterei ormai all’infinito questo dolcissimo tuo nome…dolce come il sorriso della luna…qui nel cuore della notte regna un profondo silenzio ed il mio pensiero vola a te che starai riposando…quanto vorrei che tu sentissi il mio sguardo che veglia su di te, il mio sorriso che discreto ti carezza…spero che i tuoi sonni siano notte dopo notte sempre più tranquilli sereni, spero che scintillanti maree cullino il tuo sonno e che i tuoi occhi riflettano le increspature argentee del mare quand’è bagnato dalla polvere fatata della luna…e t’immagino adagiata in grembo alla luna che sorridendo ti narra i suoi segreti i segreti inaccessibili delle notti senza tempo che ogni stella nasconde e disseminati dalla brezza leggera si ritrovano sulle fronde e le foglie tra i rami nelle fratte sulla rena…

In una tua dedica scrivevi che nn basterebbe una magia x ridestare Stefano…ti sbagliavi Sabisse tu quella magia la rinnovi x la gioia sua e lo stupore mio e di chiunque ti legga ogni volta che di getto componi le tue magiche dediche…ogni tua dedica racchiude polvere di stella e salsedine marina Sabisse xc il tuo amore era fatto di polvere di stelle e salsedine marina…e tu ancor ora Sabisse sei intrisa dell’una e dell’altra e sempre più dedica dopo dedica ti sento un poco più rasserenata…ho letto le tue ultime mail e poi son andato a rileggere la prima mail che avevi lasciato…che gioia ho provato…nelle prime dediche il cielo incombente lacrimava inconsolabile, il vento gelido batteva il tuo bel volto mentre cercavi ancora il suo volto e la tua voce melodiosa s’incrinava in un gracchio strozzato…ma poi proprio nell’assordante cupa distesa ghiacciata in cui i tuoi occhi ciechi invocavano Stefano tu l’hai ritrovato…ed il miracolo s’è compiuto Sabisse…e finalmente vi siete ritrovati…l’hai ritrovato…tra il mare ed il cielo sulla sulla diafana linea dell’orizzonte che si perde nell’infinito…l’hai ritrovato Sabisse e sempre più le dediche hanno assunto l’angelico aspetto del cielo d’oro purissimo ammantato quel cielo in cui gli occhi di Stefano si specchiavano quando assieme volavate verso nuove terre…quel cielo che ora x te avrà sempre la dolcezza del suo sguardo che dall’alto ti sorride…
Sì Sabisse ora che tu e Stefano vi siete ritrovati lui può risplendere davvero negli orizzonti sconfinati di luce bianchissima nn più dolore Sabisse…nn badare alle tue amiche nn sanno che la tua ricerca è finita…ma attraverso gli occhi di Stefano contempla l’infinito che è x sempre nei suoi occhi e che lo scintillio del mare animato brulicante di luce e vita canterà ogni estate ai tuoi occhi ed il chiaro silenzio del meriggio spargerà sul tuo corpo… nn più dolore ma gioia, gioia pura estatica adesso deve illuminare il tuo volto…dimentica ora tutto il dolore e la disperazione… alza gli occhi al cielo e sorridi a Stefano che desidera più di ogni altra cosa che tu t’apra al sole come una timida gemma e rinasca come un roseto all’amore…il tuo sogno Sabisse appena l’ho letto ti confesso…m’aveva lasciato…di stucco!ma Sabisse è stato un’attimo…io nn potrò mai dimenticare il momento in cui ogni tua parola ha x me assunto la diafana trasparenza degli occhi di Stefano…m’è bastato rileggerle senza più pensare, senza più pensare al miracolo che racchiudono, xc quel sogno è un piccolo ennesimo miracolo del vostro amore immortale
Sabisse… HO CAPITO Sabisse…ancora stento a credere alle tue parole però, tanto è incredibile quel che mi hai rivelato…Sabisse quanto t’amava Stefano…nn penso ci possa essere prova più grande del suo amore…dopo aver appreso il sogno rivelatore mi son accorto sai di aver sempre avvertito la sua presenza in te, la sua voce che ti sussurrava di nn cedere di risvegliarti e risvegliarlo, di risvegliarti alla vita e risvegliarlo al meraviglioso dolce riposo eterno…Stefano vuole la tua felicità xc la tua è anche la sua felicità; se tu lo percepisci e lo senti sereno immerso nelle beatitudini celesti è xc sa che tu tornerai ad essere felice…accanto ad una persona in grado di trasformare le grigie lacrime del dolore in stille di fresca rugiada…
Sai Sabisse era giusto che a pronunciare quella frase fosse lui…nn poteva pronunciare che lui quella frase…Stefano ti spinge fiducioso verso la tua nuova Primavera Sabisse…e dopo quel sogno Sabisse il dolore e la disperazione nn devono davvero più avere posto nel tuo cuore…questo vuole Stefano, questo è il suo più grande desiderio ed anche il tuo Sabisse quel sogno nn era frutto di pensieri era aspirazione e slancio del tuo puro cuore che vuole sbocciare di nuovo splendida rosa tra le rose…ma dimmi Sabisse tu l’hai capito ora dopo questa dedica il senso di quella frase…?Dì cmq a Stefano che ho capito e che x nulla al mondo tu mi perderai…
Ti abbraccio forte forte Sabisse e t’invio un sorriso grande…

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Da sabisse

Per MARCO
Caro Marco, il senso del sogno non l’ho capito e, dato che tu affermi di averlo compreso, vorrei tu mi dessi una spiegazione.
Mi sono scervellata per ore ed ore cercando di comprendere quale fosse il senso di quella frase così enigmatica, così apparentemente priva di significato.
So per certo però che quelle parole racchiudono un senso profondo, un senso che io ancora non posso vedere ma che spero di capire grazie a te.
Anch’io mi rendo conto che le mie dediche sono via via meno dolorose e strazianti.
Una volta ogni mia singola parola era dettata dalla disperazione, dallo sgomento, da un magone fortissimo che sembrava soffocarmi.
Ora, ogni parola è semplicemente un voler ricordare, un voler dar voce al silenzio che altrimenti nascerebbe in me.
Quando una disgrazia così grande ti colpisce è facile perdere la voglia di vivere, di lottare.è facile non trovare una ragione per cui svegliasi al mattino.
A me tutto il peso e il dolore del mondo sono caduti addosso ma, anzichè lasciarmi travolgere, ho deciso di affontarli.
Il dolore va affrontato con la forza di un adulto e non con le lamentele di un bambino.
Così, ho iniziato a scrivere.
Sei stato tu a suggerirmelo e da quel giorno non ho mai smesso.Ad ogni parola, ad ogni riga che scrivo fuoriesce anche il mio malessere, la mia rabbia verso il mondo.
Il mondo è bello, nonostante ciò che mi ha fatto.
Ora è troppo presto per crederci totalemte ma so che il mondo potrà essere bello anche senza Stè, se sono io a volerlo.
Con le mie mani, pezzo dopo pezzo, posso costruire l’universo che voglio e in cui vorrei vivere.
Stè, nonostante la giovane età, era un grande “uomo”.Dicono che accanto ai grandi uomini della terra ci sono sempre grandi donne.Superare tutto questo è il modo per dimostrare che anch’io nel mio piccolo lo sono.Non voglio lasciare che un lutto così forte, un ombra così cupa ingrigisca i miei occhi.Non voglio permettere che un velo nero, nero come la notte, nero come la pece, nero come la morte copra tutto cio che mi circonda perchè io li voglio ancora i colori.

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Da sabisse

PER TIZI:
Non sei la prima persona che mi dice di trovare conforto nelle mie parole eppure ancora stento a crederci.
Leggere che hai letto ai miei scritti alla persona che ami mi ha fatto commuovere.
Sono sicura che lui ti abbia sentito..
Dici che lui amava le lettere d’amore scritte con il cuore.
Allora Tizy dai voce al tuo cuore, esprimi quello che hai dentro e racconta al tuo Pè quanto ti manchi.Usa parole tue, non leggergli le mie..raccontagli come TU lo ami, come ti manchi.Guardati dentro..
Scoprirai di poter scrivere ancora meglio di me, scoprirai che la tua voce è ancora più soave se legge parole dettate dal suo stesso cuore.
Se hai biogno, sai dove trovarmi..Ti stringo.

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