L’amaro epilogo di un’estate passato a seguire un utopia, tanto strana quanto impossibile… quella di potermi riscattare finalmente di 3 anni di sconfitte e delusioni.
Invece mi ritrovo ad aggiungere altri 3 amari al lungo periodo di sconfitte.
Credo proprio di essere giunto quasi al capolinea di una corsa tortuosa e sofferente, fatta solo perchè mi sentivo in dovere di farla.
Ero un alcoolizzato, ho provato a cambiare in meglio, sono finito a fare l’animatore per bambini, ma alla fine mi sento peggio di prima.
Credo che sia giusto così, è giusto che un ragazzo senza potenzialità come me sia senza amici, che le ragazze mi rifiutino che al mio nome vengano associati aggettivi come “sfigato” o “mongoloide”,è giusto che insultino mia madre che poveretta si è spezzata un braccio e mio papà solo perchè ci mette tanta passione ad allenare un squadra di calcio.
E’ giusto che un perdente come me venga scartato ed umiliato, che la sua famiglia sp***anata in giro per il quartiere solo perchè hanno fatto nascere un rifiuto come me.
Non mi è servito a nulla cambiare e adesso desidero solamente finire i miei giorni facendomi dimenticare dalla gente o almeno che loro dicano “E’ morto quello sfigato, chi se ne frega!”.
Ho solamente 17 anni ma ho tanto voglia di addormentarmi e non svegliarmi più!!!
Ho perso perfino la rabbia che qualche mese fa avevo contro il mondo che consideravo ingiusto.
Adesso però ho capito che il mondo è molto giusto, prima di servire in tavola le mele, butta via quella marcie come me.
Il rammarico è che mi sono sempre impegnato al massimo eppure non è servito a niente, il solo impegno e solo cuore non è servito per ottenre qualcosa, alla fine servono le capacità che Dio ha dato a quasi tutti, Dio non ne ha date a me e io sono costretto a vivere solo a dare un mano alla mamma che ha un braccio rotto mentre la gente ride, scherza e sta insieme.
Sono molto stanco, ho tanta voglia di dormire e spero solamente di non svegliarmi più domani mattina… altrimenti per me sarà un’altra sconfitta.
