Da sabisse per indimenticabile

la seguente poesia non è stata scritta da me.Ma l’ ho letta e riletta fino a sentirla mia.Riassume quello che ho dentro e che stasera, con parole mie, non riuscirei a spiegare in maniera migliore.

“Se ne andrà per prima
la memoria della tua voce
perduta su altre onde
viaggiante in altre dimensioni
ed io la lascerò andare,
la vedrò forse con gli occhi dell’anima,
ne ascolterò il sonoro eco
col ritmo del mio cuore”

è stata scritta da Kuki Gallmann, dopo aver perso il marito ed il figlio adolescente.
Tante poesie, tanti racconti parlano di perdite, di assenza ma io credo che unicamente nelle righe di chi ha perso realmente qualcuno si possa comprendere la sofferenza.
Anche per questo, ogni poesia di questa autrice è come se mi rimanesse cucita addosso.
Sono passati oltre 20 anni dalla perdita che ha dovuto subire e vorrei chiederle, vorrei chiederle veramente se con il tempo si può superare, se le ferite si possono rimarginare, se il sole può tornare a splendere senza essere continuamente offuscato dall’eco del passato.

Nei libri che ha pubblicato dopo aver perso le due persone che amava si nota meno smarrimento, meno dolore rispetto ai diari che contengono le lettere ai suoi cari scomparsi.
In ogni caso, mai ho letto di sue nuove gioie e felicità grandi quanto quelle vissute quando i suoi due angeli ancora le stavano accanto.
è proprio questa la mia paura:non riuscire ad essere più felice come un tempo, come quando Stefano mi era vicino, come quando la vita era un viaggio meraviglioso da percorrere insieme.
Quando gli scrivo, quando rileggo le mie dediche riesco quasi a provare le sensazioni di allora, riesco quasi a sentirlo ancora qui.
Ma non appena poso la penna o sospendo la lettura mi ritrovo sola, senza lui, in una vita troppo difficile da affrontare.
In una vita in cui le uniche parole che rimbombano sono “mai più noi due”.
La mente comprende, ma il cuore ancora non vuole accettare.

13 risposte Pagina 2 di 3

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Da marco

Carissima Sabisse!
Sono così contento che tu abbia ricominciato
a scrivere!nn so come mai tu nn ne sentissi più il bisogno ed avessi perso la voglia di scrivere…o forse sì…posso capire la sensazione di malessere che incombe e ristagna sulla tua anima, quella sensazione nauseabonda e disgustosa di cui una volta mi parlavi e che ti rende smaniosa ed insofferente…vedi Sabisse ora ti voglio confidare una cosa…anche se io nn ho vissuto la sua terribile esperienza nn c’è un solo tuo stato d’animo che io nn riesca a comprendere xc anche se le nostre strade hanno seguito traiettorie diverse, pure il loro percorso è molto simile x nn dire identico…so che tu stenterai a crederlo, che probabilmente le mie parole ti lascieranno un pò scettica e dubbiosa eppure se ripensi a quanto ci siamo scritti…ma stavo x scrivere detti…nn dovrebbero stupirti…ti ricordi quando mi hai detto di aver voluto fin dall’inizio che io ti stessi accanto?di aver avuto bisogno fin da subito di me, delle mie parole
e del mio appoggio?Bè io fin da subito ho voluto rimanerti accanto, fin da subito ho compreso che tu avevi bisogno di me, fin da subito ho udito il tuo flebile sussurro che invocava il mio aiuto…io credo Sabisse che entrambi, in cuor nostro, sapevamo che in questo momento delle nostre vite avevamo entrambi bisogno io d’aiutare te e tu d’essere aiutata da me…e tutto ciò è straordinario.Dici che io nn sono lì con te
ed è vero solo in parte xc io ogniqualvolta ti scrivo posso quasi sentire il tuo lieve respiro, mi sembra quasi di vedere i tuoi occhi, di udire la tua voce, di percepire le linee armoniche che disegnano i tuoi stai d’animo ora più ora meno consonanti e so che quando mi leggi tu mi senti vicini a te
xc me lo hai detto…ricordi?una delle prime cose che mi hai chiesto è stata da dove scrivessi xc mi sentivi così vicino da credere che le mie parole ti fossero sussurrate da qualcuno all’orecchio
lo so Sabisse, una delle tue grandi paure è quella di perdere la tua acuta sensibilità d’animo e di piombare nell’indifferenza…
ma nn ti accorgi che nel momento stesso in cui esprimi questo timore te ne allontani?
Sabisse ti rendi conto di quanto siano delicati e gentili i tuoi pensieri e le tue parole anche verso una persona che si è dimostrata così insensibili e cinica?Tu sei stata talmente SENSIBILE Sabisse da comprendere i motivi che potrebbero averlo spinto a comportarsi così e a perdonarlo…Sabisse mi hai commosso sai?
ti rendi conto di quanto sia nobile e magnanimo il tuo gesto?sai vero che la grandezza dell’uomo nn sta nella pervicacia del risentimento ma nella forza del perdono?
Forza del perdono Sabisse che nasce da cosa se nn dall’amore?Dall’amore celeste di cui è dipinta tua anima irradiata di luce candida come il cielo terso e limpido che sempre d’un solo colore è dipinto anche se a volte nn lo si vede xc nubi grigie lo oscurano…tu hai solo bisogno di dissipare le tue nubi x ritrovare la purezza del tuo cielo incantato…io anche se nn ho mai visto i tuoi occhi so che i tuoi occhi hanno il colore del cielo puro che sopra le nubi s’ammira dagli oblò sull’aereo…
Vedi la differenza sostanziale tra te e uno come devil è che tu hai amato e nonostante il dolore hai saputo perdonare xc nn hai perso la capacità di amare, lui chissà forse ha anche amato ma attraverso il dolore ha pesro la capacità di amare ed ora sa solo odiare.Come vedi la tua stessa risposta dovrebbe convincerti che tu nn puoi cadere nell’insensibilità, che tu nn stai affatto cadendo nell’insensibilità e nell’indifferenza.
Avrei molte altre cose da dirti…come al solito…sai xc ho scritto proprio qui sotto questa dedica?Xc ho trovato la poesia che qui hai riportato bellissima.Mi ha conquistato, entusiasmato,è talmente delicata e gentile…proprio come la tua anima…io purtroppo nn conoscevo questa poetessa…ne conoscevo altre e devo dire che il tocco femminile in poesia si riconosce subito…la penna d’un uomo mai potrà essere così fragile e sensibile ad ogni riga sembra come se la matita con cui scrive questa poetessa abbia la punta talmente aguzza da rischiar di spezzarsi da un momento all’altro…proprio come il suo cuore…io credo che questo tua dedica racchiuda con la poesia e le tue parole di commento tutta te stessa ora.Ho scritto come al solito anche troppo ora… la prossima volta ritornerò su questa dedica.
Vorrei lasciarti con una domanda…come interpreti tu questa poesia?quali sentimenti ci scorgi?e un pensiero…
sai cosa credo Sabisse?è quasi banale ma tutto ciò che si è vissuto anima e corpo è impossibile perderlo.Capito Sabisse?impossibile.Lo si può trascurare, smarrire
ma mai perdere…è un pò come la retta via che si può solo smarrire appunto ma mai perdere.e che alla fine, prima o poi ritroveremo sempre, xc ci si può allontanare da tutto e tutti ma nn da sè stessi.Alla fine tu ritornerai sempre a te stessa, e quindi a Stefano.Su questo, Sabisse,vorrei tu nn avessi dubbi.In ogni caso ci sarò sempre io accanto a te a rammentarti chi sei…e cmq Sabisse sai che pensavo?che potremmo anche incontrarci tra un pò che ne dici?parlare dal vivo è tutt’altra cosa che scriversi via internet.Penso potrebbe aiutarti molto.X ora intanto
Ti abbraccio forte forte carissima Sabisse!
Marco

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Da sabisse

Caro Marco,
che bello ritrovarti qui…
Oggi purtroppo non ho molto tempo a disposizione per scriverti ma cercherò di rispondere alle tue domande.
Innanzitutto, sono felice che questa poesia ti piaccia.L’ho scelta perchè a mio parere è una sorta di inno alla rinscita e riesce ad infondermi un po’ di coraggio.
La poetessa sa che il ricordo della voce della persona che ha amto se ne andrà ed io credo che “la voce” sia una metafora del dolore.Quando passerà il tempo, se ne andrà il ricordo della voce ma se ne andrà anche il dolore.
Per questo, la poesia in questione riesce ad infondermi coraggio..
La poetessa scrive che “lascerà andare la voce”,che si rassegnerà.è importante per me sapere che arriverà il giorno in cui accetterò e lascerò allontanare da me il ricordo di Stefano che ora è troppo vivo.
Incontrarci dici?Si, so che mi potrebbe aiutare molto.Ci mettermo d’accordo..In questo periodo io ho veramente tantissimi impegni e non ho un secondo.
Non appena riuscirò ad avere un intera giornata libera te lo farò sapere..
Male male che vada, ci sono le vacanze di Pasqua, anche se penso di andare all’estero o in qualsiasi posto lontano da qui.
Oggi mi sento meglio, non so perchè.
Stanotte, stranamente,ho dormito benissimo e perfino il mio corpo non è poi così sfinito.
Meglio no?
Vorrei scriverti ancora tanto ma devo scappare..Spero tu possa perdonarmi.Ti voglio bene.Un bacino

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Da Roberthansa

Anche io ho perso delle persone care, e a distanza di anni, la mia anima vibra…
Non le vedremo più?
Non le incontreremo mai più?
Tutto finisce?
Esiste un aldilà?
Questo dipende da noi se credere che con la morte tutto finisce o se un giorno potremo
riabbracciarle.
Dentro il mio cuore sento che un giorno potrò abbracciarli di nuovo provando una gioia infinita!
Anche se sono un anima limitata e adesso non posso vederli, ho l’intuizione che ci sono,
che ci aspettano e sono molto tranquilli e in pace a differenza nostra, perchè ci manca la certezza che loro hanno.
Nel frattempo abbiamo il dovere di vivere fino al giorno che dovremo partire anche noi da qui.
Vivere con dignità e con amore perchè se questa vita è un illusione lo è anche la morte!
Pace !

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Da sabisse

Roberthansa, si le rivedremo.
Le riconteremo.
E no, non tutto finisce.Può finire la vita ma non possono finire i ricordi.

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Da marco

Cara Sabisse
eccomi di nuovo qui con te!in quest’ultimo periodo credo sia davvero difficile x entrambi trovare spazio e tempo da dedicare all’altro ma io nn posso rinunciare a scriverti xc nn passa giorno che io nn pensi a te…è già un pò fra l’altro che nn mi parli del tuo umore dei tuoi stati d’animo…impegni a parte come stai davvero?immagino fra l’altro quanto deve essere stato difficile x te affrontare la giornata degli innamorati specie di questi tempi con un tale bombardmento mediatico e pubblicitario anche nn volendo come è possibile ignorarla?xciò ti sono ancora più vicino se possibile di quanto già nn lo sia e spero davvero che tutto l’affetto che provo nei tuoi confronti possa giungere a te come dolce carezza al tuo bel volto e caloroso abbraccio al tuo corpo provato da tanta sofferenza.
Come vedi ti rispondo ancora qui sotto questa dedica xc, come ti ho già precedentemente detto, quasi nn riesco a staccarmene…quella poesia ha in sè una tale riposante dolcezza…nn mi stupisce che sia x te balsamo soave…nn appena l’ho letta ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato avvolgere dalle immagini che evocava in me…e mi sono ritrovato sulla riva del mare lo sguardo intenerito dal timido sorriso dell’aurora..ed ho guardato le sue rosee gote ed i suoi capelli biondi confondersi con gli sprazzi cerulei dei suoi
limpidi occhi privi di caligine solo avvolti da un candido velo al risveglio da un sonno inquieto..ed ho respirato il suo respiro lieve e profumato come una rosa appena sbocciata e diffondersi leggero nell’aria e negli immensi cieli sulla scia delle rondini primaverili e sulla linea dell’orizzonte ho visto nascere una nuova speranza come spaesata ed incerta e dai cieli infiniti stridere forte gli uccelli solcare l’aria una nuova intensa intima emozione riversarsi sulla cresta delle onde
Io credo che questa poesia sia stata composta proprio sul far del giorno…in senso metaforico, celebri l’alba dalle dite di rosa d’un nuovo giorno e xciò come tu dici sia un inno alla rinascita, una timida incerta esitante rinascita Sabisse pur sempre promessa d’un nuovo splendente meriggio..ecco xc su un punto sono in disaccordo con te…quando tu accenni alla rassegnazione…il moto lontanante di quei versi ti suggerisce un sentimento che secondo me è estraneo alla poesia proprio come inno alla rinascita, xc nn vi può essere rinascita nella rassegnazione, ma solo amara accettazione d’un destino avverso…ed invece io in questa poesia vi scorgo, come cercavo prima di esprimere attraverso immagini, uno dei simboli della nascita e cioè la purezza vergine d’un alba immacolata in cui tutto il dolore e la sofferenza siano stati infine cancellati
come se fossero stati scontati dalla lunga pena notturna e nn trovassero più posto nel nuovo giorno, xc la nuova luce è troppo pura x sopportare piaghe ed incrinature e la dolcezza è piena e perfetta x poter sottendere dolore e sofferenza…sembra quasi che l’espiazione, il dolore come espiazione, sia stato affrontato e redento si sia convertito in timida aperta speranza
Come se sia stato riscattato e riviva sotto altra forma…xc Sabisse è vero che la poetessa dice”ed io la lascierò andare” ma prosegue:
“la vedrò forse con gli occhi dell’anima,
ne ascolterò il sonoro eco
con il ritmo del mio cuore”
meravigliosa sintesi del percorso che spero tu possa compiere Sabisse…la poetessa Sabisse nn lascia andare nulla..dimentica la consistenza fisica questo sì ma l’eco Sabisse rimane SONORO come sonori sono i battiti del nostro cuore quando pensiamo alla persona che abbiamo amato e che continuiamo ad amare finchè il nostro cuore continuerà a battere xc i veri battiti del cuore quelli che vere vita regalano sono solo battiti d’amore Sabisse e così, come già ti dicevo una volta, i vostri cuori d’ora in poi batteranno all’unisono…se l’aspirazione di due amanti è la fusione l’unione perfetta delle anime a te Sabisse questa fusione è concessa…io credo che più che rassegnazione quei versi traspirino
consolazione xc nel cuore della poetessa batte perenne il ricordo dolce e pulsa l’amore eterno nei confronti dei suoi cari.
Ecco xc credo che nei suoi scritti ultimi tu noti meno marrimento e dolore;xc pur essendo lei viva e loro morti pure il suo cuore batte ancora x loro e con loro…ecco xc l’eco è sonoro…il suo cuore è un ponte iridiscente come uno splendido arcobaleno d’amore gettato tra il cielo terreno e gli infiniti cieli ultraterreni(le “altre dimensioni” di cui parla la poetessa)
Così Sabisse tu ti chiedi se sia mai possibile conquistare nuovamente la felicità perduta…se posso permettermi di rispondere io credo che tu possa riconquistare innanzitutto la serenità…e credo Sabisse che l’alba d’un nuovo giorno giungerà cmq a rischiarare davvero anche il tuo cuore…nn lo dico come generico augurio ma come intima convinzione tu sarai ancora felice..quanto lo sei stata con Stefano?questo credo di no…ma Sabisse al di là di quanto purtroppo è successo è difficile rivivere la felicità del primo grande amore x tutti…ciò nn significa che nn si possa essere più felici specie se si è pieni di sensibilità come te…col passar del tempo gli stessi stati d’animo mutano e si evolvono magari perdono d’intensità ma io credo acquistino in profondità..il primo amore è come un giorno di primavera pieno luminoso splendente…gli amori e le felicità che seguono magari nn sono colmi di accecanti scintille luminose, brillano un pò meno ma meno luce forse permette di cogliere ed apprezzare dettagli e particolari che prima ci erano ignoti, che prima x troppa luce ci era impossibile vedere…nn è meglio o peggio è solo diverso…
Come al solito nn so se sono riuscito ad esprimere compiutamente ciò che ti volevo dire…ma c’è sempre una prossima volta x fortuna:-)e nn preoccuparti x i tuoi impegni
a me basterà infine, prima o poi, conoscere la dolce e meravigliosa Sabisse!
Ti abbraccio forte forte cara Sabisse
Marco

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