Da sabisse per indimenticabile

Il silenzio, le vane parole, la sofferenza umiliante di chi deve continuare a vivere, a sopravvivere nonostante la perdita ceca di qualcuno che amavamo con tutta l’anima, di qualcuno che elevava il nostro essere all’ennesima potenza.
Ci rifugiamo nei ricordi, nel sapore e nella luce dei sogni che avevamo quando vivere non era ancora una condanna.
Dobbiamo andare avanti..ma come?Dove?
Siamo automi senz anima che, passo dopo passo, si distaccano disperatamente dalla realtà opaca e crudele, cercandone un’altra diversa, migliore.
La troveremo mai?O siamo destinati a ricordare?
E chissà a quale altro nuovo dolore porta questo nostro vagare.
Lui mi manca terribilmente e nell’attesa del giorno in cui ci sarà concesso ricongiungerci, intossico la mia mente e il mio corpo senza reagire.Senza muovere un dito, senza spostarmi di un solo passo, senza puntare le ginocchia a terra per frenare la caduta.
La luce è lontana e, anche se la vedessi, brucerebbe i miei occhi abituati al buio.

15 risposte Pagina 2 di 3

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Da sabisse

Ciao Bob..
Riesci sempre a capire come mi sento.
Parli di gabbia dorata, nessun termine più azzeccato.
Vedi, io sono grata per avere tante cose, tanti agi ma allo stesso tempo questo per me è una specie di gabbia:da sempre la gente si aspetta che io mi muova, che io parli, che io mi vesta in un certo modo ed io da scema ho sempre cercato di non deludere le loro aspettative.
Stefano è stato uno dei pochi, pochissimi ragazzi che abbia deciso di guardarmi dentro, di chiedersi com’ero al di là del colore degli occhi e dei capelli.
Per questo perdere lui è stato massacrante:perchè con lui potevo essere realmente me stessa, potevo togliermi la maschera e lasciare che guardasse le mie paure, i miei desideri, i miei sogni.
Da quando non c’è più non ho trovato nessun ragazzo che avesse voglia di soffermarsi su quello che ho dentro e questo mi paralizza e mi ha inevitabilmente portato a chiudermi, a non esprimermi, a nascondermi dietro la mia corazza.
è così strano dover sempre attenersi a certi comportamenti, ormai è diventato una cosa meccanica.
La vuoi sapere una cosa?Il giorno dopo la morte di Stefano, ero a tavola, non riuscivo nemmeno a tenere la forchetta in mano e mia madre è stata semplicemente capace di dirmi:.
Più mi guardo intorno e più non capisco come io abbia potuto crescere così, più osservo il mondo circostante e più mi chiedo come mai anch’io non sono cinica, sciocca e frivola come tante persone che mi circondano.
Con la morte di Stefano ho iniziato a disprezzare tanti piccoli atteggiamenti della gente che prima non notavo poichè troppo assorta nel vivere il mio amore, la mia felicità.
Ora invece, dopo tutto quello che è successo sentirmi dire per la decima volta nella serata che “l’ultima collezione di Gucci è splendida” o che “scegliere tra Thailandia e Grecia sarà un problema” mi si drizzano i capelli.
Tu mi dirai di cambiare giro ma non è una buona risposta.Innanzitutto perchè non tutte sono mele marce e fortunatamente ho vicino delle care amche e poi perchè per come sono fatta, per come mi vesto non posso certo andare in ambienti tanto diversi.
Sembrerei la pecora nera..
A dir la verità, due sabati fa ho costretto la mia migliore amica ad accompagnarmi in un posto diverso, frequentato soprattutto da persone di sinistra.
Non ti dico..ci guardavano come se avessimo scritto “stronze” in faccia, ci squadravano, ci fissavano.
Il problema è che non so nemmeno più quale sia l’aspetto più sbagliato di tutto..
Perdona il poema Bob..Se non ce l’hai fatta a finire la lettura non ti biasimo di certo ma se ce l’hai fatta ti mando un bacio in più..Smack..

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Da sabisse

Bob, non so perchè ma non è venuta la frase che avevo messo tra virgolette..quella riferita a ciò che mi aveva detto mia madre..Era: ..metti il tovagliolo sulle ginocchia…Capisci?
Detta il giorno dopo in cui Stè era morto..mentre io nemmeno riuscivo a parlare, a stare in piedi, a respirare.

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Da Auanagana Bob

Sei stata “risvegliata” da Stefano per questo vedi le cose come stanno.
Però se vai in un posto di tendenza trovi delle difficoltà come le proverebbe un ragazzo di sinistra in un ambiente borghese, infatti ti ho consigliato la via di mezzo che ha valore anche su questo.
Anni fà stupivo, entravo in vari posti con alcuni miei amici con gonne orientali, capelli lunghi e sconcertavo chiunque ma non per apparire ma proprio perchè ero così, come Gaugaine, oggi al contrario evito di attirare l’attenzione delle persone, vesto normalmente però quando apro bocca e parlo è come se avessi di nuovo un aspetto “scozzese”.
Non giudicare dalle apparenze, purtroppo molti ragazzi in gamba non sbarcano il lunario, hanno difficoltà economiche e non riescono ad esprimere le loro immense potenzialità, per questo la società ha creato barriere invisibili ma molto spesse, estrinsicati da ciò, come devono far tutti!
Spero che la leggi, bacione.

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Da marco

Cara Sabisse
Auanagana Bob ha fatto un’analisi molto giusta e saggia che condivido e che già da tempo anch’io avrei voluto fare xc
ho sempre pensato che tu e l’ambiente in cui vivi avete sempre meno cose in comune..che il tuo malessere dipende anche, in parte certo, dall’ambiente che frequenti, un’ambiente in cui la tua vera anime, quella che tutti noi qui abbiamo avuto il privilegio di conoscere nn può respirare e risplendere come dovrebbe..la tua profondità e sensibilità nn so quanto possa essere prima ancora che apprezzata riconosciuta in ambienti dove l’immagine immediata ed apparente è il metro di giudizio e il criterio di valutazione.
Ma posso anche capire quanto sia difficile cambiare ambiente dopo esserci cresciuta e vissuta x vent’anni.
Però secondo me hai fatto bene a passare una serata con altra gente..è vero nn dev’essere stato incoraggiante l’impatto ma l’importante è che tutto ciò che ti va di fare tu lo faccia..se ti va di cambiare aria, di allargare il giro delle frequentazioni, fallo, senza problemi.
Nn ti limitare, nn importi limiti..solo così troverai te stessa, la tua collocazione ideale, il tuo ambiente ideale, il tuo equilibrio..sperimenta xc a vent’anni è questo che si deve fare, esperienze.
Ciò nn significa che dovrai abbandonare del tutto il vecchio ambiente;però frequentandone altri nn ne sarai più del tutto dipendente e magari chissà anche i suoi aspetti meno gradevoli x te diventeranno più sopportabili.
E un’ultima cosa:se a te piace il modo in cui ti vesti, se nn lo vivi come un’imposizione ma come un’espressione di te stessa nn devi preoccuparti di apparire in un certo modo nè dovrai cambiare stile.
Se quello è il tuo stile, lo stile che ti rispecchia, null’altro conta;xc sono sicuro che il ragazzo giusto saprà andare oltre l’apparenza esterna..sennò semplicemente nn sarà quello giusto:)
Ti voglio bene
un’abbraccio forte forte
marco

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Da Elettra21

Tutti i messaggi di questa schermata sn a dir poco meravigliosi…
cn poche pennellate avete dipinto ttt un mondo…
mi dispiace x qll ke è successo a Stefano ma (anche se ciò ke dirò smbr un luogo comune fine a se stesso) cerca di apprezzare il bello ke i tuoi occhi hanno conosciuto guardando il mondo cn gli occhi di Stefano, pensa a qnt lui è presente dentro di te e a qnt sarebbe fiero (anzi, -sicuramente-) lo è vedendo la persona ke sei diventata maturando giorno x giorno assieme a lui…
la vita è una continua sfida cn gli altri ma ancor prima cn se stessi e tu hai affrontato una prova ke ti ha fatto divenire una persona più forte, più sensibile, e, xkè negarlo: anche più triste e disillusa…
ma pur smpr una xsn migliore!
Dalle righe che ho letto traspare davvero una bella xsn!

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