Eccolo qui. E siamo a undici mesi. Undici mesi che te ne sei andato… passati senza un perchè un motivo valido per il quale io potessi stare tranquilla. Ho passato questa giornata chiusa a casa, a dormire, a pensare, a piangere. Non riesco a fare diversamente, ogni 22 del mese io devo stare chiusa in casa o al Belvedere, a ricordare qualcosa che mi manca, qualcosa che non riesco a concepire così lontano, così distante…oggi ho stretto forte la tua foto, e la scimmietta che mi hai regalato al mio ultimo compleanno. Ho pianto, ma lei ha fermato le mie lacrime. Non ho risposto a nessuna telefonata. Ho preferito stare in silenzio. Non volevo sentire nessuno e non mi sono fatta sentire. Lo so che magari non vorresti, ma affrontare questa giornata con il silenzio per il momento è la cosa migliore che potevo fare. Ti penso sempre, non resterai mai solo, almeno il mio pensiero resterà sempre con te. Quella sarà l’unica cosa non materiale che non svanirà, come sono svaniti i profumi, il tuo profumo, la tua risata, le tue mani. Quelli me li sto piano piano dimenticando, accidenti, e io non voglio… ricordo però bene il tuo sorriso. Quello non me lo dimentico. E spero che non mi lasci mai, quello sarà l’unica cosa che mi costringerà a guardare quello che dovevamo affrontare con serenità e un sorriso.
