Da Anonimo per anonimo
Zona di Viterbo

Domenica 18 marzo sono morti tre ragazzi di 19 anni.Sono morti sulla strada, non importa quale, tanto ormai servono tutte allo stesso scopo, che è quello di morire.
C’era pioggia, nebbia,un fondo stradale pessimo.C’era il motore potente…ma soprattutto c’era tanto vino.Sette litri in tre.Sette litri in tre.La curva maledetta che porta al mare accresce così il numero delle lapidine che vanno a decorarla:l’auto sbanda, va addosso al muro della mezza curva schiantandosi con una violenza assurda e finisce poi contro il muso di un’altra macchina che conteneva una donna…e un bambino.La fiat bravo a bordo della quale viaggiavano era un modello vecchio:non aveva airbag, ma date retta a me, sarebbero serviti a poco.
Al guidatore si spezza l’osso del collo;il passeggiero posteriore viene catapultato in avanti dallo schianto…l’unico a sopravvivere è Patrizio, ma ha un’emorraggia cerebrale e il bacino è ridotto in poltglia.Muore una settimana dopo.
Venivano da un pranzo dei CENTO GIORNI, quei cento giorni che non sono potuti passare…perchè tutti e tre hanno deciso di soffocare l’attesa dell’esame di maturità in sette litri d’alcool.
La domanda è:che cosa volete dimostrare, voi,popolo illuso di un mondo sporco così?Che ci guadagnate in una pasticca d’extasi o in sette litri d’alcool?E, soprattutto,perch vi fate vedere così ipocriti di fronte a tutte le raccomandazioni che vi vengono fatte?Se le campagne di sensibilizzazione vi entrano da un orecchio e vi escono dall’altro, perchè volete far vedere che siete l’eccezione in mezzo a tanti cretini quando è da che avete 12 anni che vi imbottite di schifezze?
Se volete morire fatelo in maniera dignitosa, se almeno un po’ di orgoglio vi rimane, non come Patrizio, Jacopo e Matteo che hanno scelto di spiaccicarsi addosso a un muro per fasi vedere GRANDI.

6 risposte Pagina 2 di 2

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Da Anonimo

No, non erano tre miei amici…altrimenti non avrei avuto la forza di accendere il computer.
Ma pensa un po’a una morte così:tu pensa solo un attimo.Un attimo prima vivi, no?Sei col piede sull’acceleratore che ti senti bene, pensi già a domani, magari sei felice perchè stai andando da una persona cara…Guardi la realtà con gli occhi di chi ha 19 anni, non credi mai che possa capitare a te.
E poi invece ti capita.
E allora adesso guardati intorno:guarda i genitori, gli amici, le fidanzate.Guarda loro stessi…a che cosa è servito tutto quello che si è costruito, per cui ci si è impegnati?A niente, perchè alla fine ci sono stati padri e madri che si sono visti strappare dalle braccia l’amore dei propri figli, che nonostante si sono impegnati per 19 anni a dare l’anima e li corpo per loro, se li sono poi visti morire spiaccicati addosso a un muro, così, dall’oggi al domani.
E questa è la cosa che dovrebbe impaurire, sensibilizzare,spronare tutti noi ad avere giudizio e cura della nostra vita.E la cosa grave è che invece è ciò a cui si passa sopra con più facilità…
Caro Anonimo, non è stato suicidio il loro.
La cosa grave è che sono morti proprio nel momento in cui pensavano che la vita è bella.

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