Da sola per anonimo

Devo parlare con qualcuno. Se no esplodo. In breve la mia vita. ragazza di 17 anni. Vivo in un paese. Fino a un mese fa avevo una famiglia. Fino a quando mia madre, mio padre e mio fratello di 20 anni non sono morti in un incidente stradale. cosa ho fatto? In ospedale ho pianto come un ossessa sdraiata nel corridoio. Mia madre morta sul colpo. Mio padre nell’autoambulanza. Mio fratello dopo un intervento al cervello. Tutto nella stessa notte. Stesa su quel pavimento gelido pensavo che sarei morta da lì a un minuto. Vedevo solo il bianco sporco dei muri. Pensavo che era finita. Che ero sola. Qualcuno mi voleva tirar su. Non li guardavo neanche e li spingevo via. La disperazione è arrivata fino al cuore. E li è rimasta. Ancorata, inca**ata, viva. Mi sono alzata. Le lacrime hanno smesso di scendere. Non sentivo più niente. Vedevo tutti i miei parenti urlare, piangere, svenire, collassare, strapparsi letteralmente i capelli. Parlo di nonni, zii, cuginio. La mia famiglia. Li vedevo attorcigliarsi come in un quadro futuristico. Li ho odiati. Non so perchè ma volevo solo che sparissero. Sono andata dal medico. Mani ferme. Sguardo gelido. Mi sono vista nel riflesso di una porta e non mi riconoscevo. Gli ho chiesto cosa bisognava fare. Per portarli a casa. Non volevo che stessero tutti e tre nell’obitorio. Non volevo ma dovevano starci. Non li ho salutati. Non ho voluto. Me ne sono andata. Sono scesa giù nel parcheggio. Senza dir niente. Ho aspettato che arrivassero i miei amici sconvolti. Piangevano mi abbracciavano. Io non parlavo, non piangevo. Qualcosa mi si è spezzato dentro quella notte. Qualcosa che non si aggiusterà mai più. Uno di loro era venuto in auto. Mi so fatta portare a casa. Casa. Ho sempre pensato che fosse solo un posto dove sentirsi al sicuro. Era fredda, vuota, sconosciuta. Tre piani di casa. Un insieme di mattonbi. Niente di più. Ho madato tutti via a forza. Ho fatto una doccia e sono andata a letto. Ho dormito, incubi ripetitivamente. Mi sono svegliata con mia zia che bussava. Erano tutti preoccupati. Si doveva pensare ai funerali e tutto il reto. Ho detto solo “fate voi”. In un giorno hanno addobbato il salone fresco e pieno di luce in una sala mortuaria desolante. Tre bare. gente che andava e veniva. Pianti. Urla continue. Io mi aggiravo indifferente tra la folla. Ogtni tanto andavo in cucina e mi facevo un panino. La gente mi abbracciava, mi diceva come stai. Io non rispondevo. Il medico mi voleva dare delle medicine. Non è riuscito ad avvicinarsi. le mie amiche tramavano al solo mio sguardo. C’era la mia famiglia in quel salone. Ma sembravo un fantasma. I miei zii volevano parlarmi. Io scappavo. Quelle inutili parole. ma che ci sta da dire? Pure il prete del paese voleva parlarmi. ma che ca**o mi viene a dire? ma che ca**o ne sa? Mi parla di un dio, amore, fede. ma va a farti f**tere. Non volevo sentire. Ero inavvicinabile. Al funerale io camminavo subito dopo il carro funebre. Occhiali da sole. Impassibile. Non una lacrima. E’ stata la tragedia del paese. Tutti gli occhi puntati su di me. Ma non li sentivo. Ero da tutt’altra parte. Non so a cosa pensavo. Probabilmente a niente. Della chiesa non ricordo nulla. Me ne sono andata nel bagno dopo tre minuti. Sono andata a casa. Avevano sbaraccato tutto. Allora ho riordinato, pulito, e chiuso tutto. Dopo la cerimonia son venuti tutti a casa mia. E parlo di un trecento persone. Bhè immaginate tecento persone chiuse fuori al cancello. la son rimaste sbalordite. Non ho aperto. I giorni son passati in una bolla di sapone. Mia zia voleva che andassi a vivere da lei. Non esiste. Tanto ho fatto ma ho vinto. Non voglio finte madri. Non voglio parole di conforto. Non voglio un altra casa. La mia che fine farebbe. E così vivo in casa mia. Sola. O almeno ci provo. E’ dura. Vado a pranzo e a cena dai miai zii. E mi devo sentivo lamentele, rimproveri, prediche, su una mia presunta vita poco pudica. C’è un ragazzo nella mia vita. L’unico con cui abbia parlato. L’unico con cui ho pianto come una disperata, l’unico a cui ho detto che ho paura. Mi capisce perchè ci è passato. E’ orfano e vive con i suoi zii. Durante il giorno vado in piscina con i miei amici. la sera esco con lui. La prima volta che sono uscita con lui siamo stati a parlare fino alle 2nella sua macchina. Ho pianto tanto. lui mi ha consolato. E lo amo da impazzire. Mi capisce. Non mi giudica. mi ama, mi protegge. C’è sempre.Passo quasi tutte le notti in camera sua. Entriamo la sera tardi e filo via alle cinque prima che la sua famiglia mi sgami. I miei parenti sono preoccupati. Mi vogliono controllare. Io gli urlo che non sono nessuno. I miei avevano tanti soldi in banca. Con quelli ci pago le bollette e ciò che serve in casa. Praticamente vivo sola. Tipo trentenne. e’ dura affrontare la gente. Ma non mi sfiorano più le malelingue. Un giorno mi hanno portato in caserma i carabinieri perchè ho riempito di pugni una stronza che stava facendo un comizio su mio padre. Diceva che andava a p***ane. Gli sono saltata addosso e ricordo solo la cartilagine del suo naso che scricchiolava sotto le mie nocche doloranti. Lo fatta a pezze. E’ svenuta prima che gli strappassi via mezzo cuoio capelluto. C’era sangue dappertutto. Nessuno osava fermarmi. Solo il mio ragazzo me la strappata dalle mani alzandomi di peso. MIo zio ha spiegato la situazione ai carabinieri e alla famiglia. Io non ci ho rimesso niente. Mio zio qualcosa in più di niente. Tutti li a farmi prediche, sulla droga, l’alcool il sesso. Io non fumo, non bevo, e sono vergine. Il mio ragazzo la notte mi tiene stretta mentre piango. Non ha mai abusato della mia fragilità. Non so come farò. Non so che farò. Campo alla giornata. spolvero la camera dei miei. ordino i vestiti di mio fratello. e non so se riuscirò in qualcosa. sono inca**ata. sono fottuta.la mia famiglia? Cimitero comunale, primo corridoio a destra, quelle delle tragedie. Ridicolo. un mese fa ero felicemente idiota, senza pensieri, ora doso i soldi, faccio le faccende, lavo stiro, pago bollette, faccio la spesa. e sono sola. e non venitemi a dire che non ho le palle. questa m**da di vita non l’avrà vinta. non credo più in niente. e non venitemi a dire di aver fede. del sole che risorge. tutte p***anate per la povera gente disgraziata. io vado avanti a morsi. e non mi pento di aver riempito di botte quella p****a. Non mi toccate la mia famiglia. Amate la vostra famiglia. E’ l’unico amore vero. Senza interessi. ma non date per scontato la sua presenza.non siate stronzi egoisti. Dite sempre ciò che pensate. parlateci e conosceteli.
Mamma… papà… ricky…
mi dispiace…

26 risposte Pagina 4 di 6

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Da ANONIMA

dio non c’entra, lui se permette le sofferenze non lo fa volentieri, anzi ne soffre…e lui vuole aiutarti, forse stasera ho deciso di entrare in questo sito e leggere la tua storia proprio perche’ lui voleva cosi’,forse perche’patisce a vederti soffrire, pregalo,con tutto il cuore…di darti la forza, magari qualcuno bussera’alla tua porta per darti speranza, se bussa, non chiudergli la porta in faccia, ascolta in silenzio cio’ che ha da dirti e scoprirai un qualcosa che forse non crederai, ma se ami la tua famiglia sarai indotta a pensare e cio’che avrai udito ti salvera’…ti dara’la forza di andare avanti con una speranza in piu’…ti prego credimi…ti basta solo pregarlo e chiedergli aiuto…un aiuto che solo lui puo’darti…

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Da marco

Nell’unico stile possibile, asciutto e severo, hai descritto la più immane delle tragedie..sulla tragedia nulla c’è da dire hai perfettamente ragione e capisco la tua irritazione ed il tuo fastidio di fronte alle consolazioni spicciole grondanti di retorica di parenti e amici..
Vorrei però dirti che nella tua orgogliosa sfida alla morte ti ammiro molto..quando tu ti sei rialzata da terra nel corridoio gelido dell’ospedale, lì hai ricominciato a lottare perchè nel tuo scatto d’orgoglio hai deciso di ribellarti al destino atroce..
E anche, aggiungo,di nn essere aiutata da nessuno..vuoi combattere da sola la tua battaglia, nn vuoi lasciar trapelare il tuo dolore perchè nn vuoi cedere alla sua debolezza e perchè è il tuo intimo dolore
Su una cosa forse dovresti rettificare quanto hai scritto:tu nn sei sola c’è il tuo ragazzo con te.
Tienitelo stretto.
E continua pure a lottare perchè ciò ti rende solo onore e lo rende ai tuoi cari.
Solo, ecco,cerca di nn riempirti d’odio e risentimento contro tutto e tutti..lotta combatti ma cerca anche, col tempo, con tanto tanto tempo di liberarti del rancore e della rabbia, dell’odio che hanno raggelato il tuo cuore.
Ma prenditi tutto il tempo che vuoi per farlo
Ti auguro di vincere la tua battaglia,
te lo auguro davvero con tutto il cuore perchè sei piena di coraggio
un sorriso sincero

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Da anto
zona di Napoli

ho letto la tua storia e’ da brividi, purtroppo deve passare del tempo per smettere di sentire quelle parole di circostanza dette da persone che magari sono anche dispiaciute dell’ accaduto ma che non sanno minimamente cosa si prova, cosa significa guardare il mondo che ci circonda e all’improvviso capire che tutto non ha senso niente riesce ad emozionarti. perdonami se ora divento solo per un attimo un dispensa consigli.
Pero’ e arrivato il momento di prendere una decisione non puoi e non devi farti scivolare addosso i giorni senza porti dei traguardi, questi potrebbero servire a distrarti da quel senso di vuoto incolmabile che hai dentro.
vergine, non bevi, non fumi, e grande lottatrice contro il mondo, complimenti continua cosi. con questo comportamento molto arrabiato certamente regalerai sorriso e soddisfazione alla tua FAMIGLIA
sono certamente orgogliosi di te. se non lotti gli dai un dispiacere e certamente staranno male perche’ si riterranno colpevoli di averti lasciata sola, ma tu ce la farai e gli regalerai gioia.
ciao in bocca al lupo.

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Da mimanchi

io nn voglio rispondere a sola xke credo c sia ben poco da dre di frinte a tale trgedia…ne tanto menoa bimba xke deve essere la persona piu spregevole d queto mondo…nn sa sicuramente cosa vuol dire xdere una persona cara io sto soffrendo cm un cane senz ail mio migliore amico figuriamoci sola che ha perso la sua famiglia… scrivo x dire piu che altro uan cosa a tutti… finitela di litigare edire dio esiste dio nn esiste… ognuno dentro se sa la verità ma nn continuate a battibeccare tra d voi sull esistenza o meno…perche credere nn è un peccato mortale anzi…e tanto meno nn credere x cui che ognuno viva la sua vita…c sn xsn come me che credono e a cui dio ha dato la forzad rialzarsi e persone che nn credendo si sono rialzate da sole o ancora si rialzano fatto sta che cmq la fede ognuno sa se averla o meno nn c è bisogno d gridarlo!o dire che dio nn esiste…xke x qualcuno pouo nn esistere ma x altri io c’è eccom1

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Da jose x bimba

ti rendi konto delle kazzate ke stai dicendo ???? gli insultano il padre morto e lei ke doveva fare ??? ascoltare senza fare niente ??? ma sei scema o kosa ???
io una ke m insultava un familiare morto l’avrei rimasta a terra, nn svenuta, uccisa…
la controllata e meglio ke te la dai te…certe kose nn si possono kapire se prima nn ci passi !!! quindi evita di giudikare le persone…

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