Col viso al cielo mi raggiunge un odore noto:
Il profumo che portava la tua pelle,
la stessa che quel giorno maledetto sfiorai, ed era cosi fredda e bianca.
La stessa che ora non è altro che cenere inodore.
Non rimane molto di te, che sei chiuso insieme a molte altre cose nella scatola viola dei non più accessibili ricordi. Ma tu dei ricordi sei il più grande e luminoso:la luce che avevi dentro colma gli spazi vuoti.
La rassegnazione cammina a passi lenti verso me ma correndo, in un secondo si allontana.
Non finirai mai di mancarmi e fino a quando questa maledetta vita farà pulsare il mio cuore tu vivrai in ogni mio battito.
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