Ciao angelo mio sn arrivata adesso in ufficio, stamattina mi sn svegliata alle 5.
Ero in terazza pensavo al tuo funerale, plendeva un magnifico sole, mentre ti accompagnavo nel tuo ultimo viaggio, mi trovavo a pensare ke nn era giusto ke il cielo nn piangesse cn me, ma poi ripensando a com’eri in vita sempre positiva, e di buon umore mi convinsi ke saresti stata contenta di quel cielo azzurro.
In kiesa mentre il sacerdote recitava la funzione, un nuovo senso di pace e consapevolezza scese in me, ero così scioccata e stordita, ricordo ke nn ho versato una lacrima.
La vicinanza calorosa dei nostri parenti mi mantenevano in una sorte di sospensione dalla realtà.
Adesso ke dobbiamo cercare di condurre una vita quasi normale mi sn resa conto il vuoto ke hai lasciato è incolmabile, adesso la disperazione è totale.
Ieri sera è venuta a farci visita Barbara cn la bimba
è un tesoro m’ha fatto sorridere tanto
Ale il problema reale da affrontare e quello di tua mamma, nn vuole tornare mai + a casa, cosa possiamo fare?
Abbiamo deciso di trasferirci x un pò a casa tua, il tempo necessario ma lei nn vuole, dice ke nn metterà mai + piede in quella casa, xkè ha troppi ricordi.
Mah vediamo cosa possiamo fare x lei
una cosa è sicuro Manù si è scocciato di stare a casa mia, Ale mi fa tanta terenezza, il dolore è + grande di lui
Tua mamma dice ke noi dobbiamo uscire, andare al mare, fare tutto come prima
Ma lei è la prima ke nn vuole vivere
Principessa adesso mi metto a lavorare
il mio capo reclama
ke dire ancora
ah
ti voglio un mondo di bene sorellina
