Da sabisse per indimenticabile

Ci sono dolori troppo forti, a tal punto da non riuscire a sopportarli, a reggerne il peso.
Ci sono dolori che col tempo forse si attenuano ma probabilmente è solo un’ illusione perchè finiscono sempre con il ripresentarsi, con il bussare alla porta, spalancandola. E le cicatrici si riaprono, le lacrime di nuovo scendono, il pugnale affonda nel cuore.
Il dolore anestetizza la voglia di vivere, si insinua in noi, impara i nostri orari.Si sveglia quando noi ci svegliamo, si addormenta quando noi ci addormentiamo.

Ognu domenica Stefano mi svegliava portandomi a casa i cornetti caldi, appena sfornati.
Poi, una domenica non l’ ha fatto e nemmeno le successive.
A volte ancora lo aspetto o perlomeno mi sembra di aspettarlo.Nessuno mi ha più portato la colazione ed è strano come mi attacchi a queste piccole cose.
Le giornate senza lui si erano improvvisamente svuotate, i miei cinque sensi lo reclamavano.Mi mancavano i suoi nomignoli, il suo sorridere sempre illuminando anche i miei grigi, il suo ascoltarmi.Mi mancava il suo profumo, che sapeva di buono e di tenerezza.
Non so quando, non so dove ma so che incontrerò di nuovo Stefano.
Solo quando penso a queso, il dolore di cui ho parlato prima, si ritrae. punge un po’ meno.
E mi viene in mente una frase: “non so dove vadano le persone quando muoiono ma so dove restano”.
è così. Non mi è concesso sapere dove Stefano sia ora ma so che mi è rimasto qui, nel cuore.Tra lividi, brandelli, battiti spezzati e sorrisi.è rimasto nella poesia che mi circonda.è rimasto il mio indimenticabile uomo.

9 risposte Pagina 2 di 2

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Da ele

Sabisse, di storie come la tua, ce ne sono una caterba.. ma di un amore così grande, così forte, così emozionante, così vivo nonostante la morte.. è un caso più unico che raro! Tu trasmetti delle fortissime emozioni a chi legge! un Bacione

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Da Simmietta

Perchè? perchè ogni volta che leggo le tue dediche sento un dolore fortissimo provenire dal mio cuore?
Lo stesso identico dolore…
lo stesso identico dolore che provo ogni mattina alzandomi, quando guardo la foto del mio fiore sul comodino, quando mi addormento, quando sento che mi manca…
sai, sarà un anno il 22… e accidenti, sto male…
scusa se ti sto annoiando, ma io ti leggo da quando hai iniziato a scrivere, le tue dediche sono bellissime, piene di verità, di quello che senti, di quello che riesci a trasmettere…
lo stesso identico dolore che provo anche io…
grazie per le emozioni che mi trasmetti leggendo le tue dediche…
con il tuo stesso identico dolore, ti prendo per mano, e spero che tu voglia fare questo percorso insieme a me…
perchè penso che solo le persone che hanno provato che cosa significa sanno che dolore si prova.
mi permetto di stringerti forte forte…
un bacio.

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Da sabisse

Ele, per quanto sappia che un amore così è più unico che raro io credo che molte persone qui mi seguano e leggano non tanto perchè abbiano compreso i miei sentimenti e la loro (credo) rarità ma piuttosto perchè scrivo bene.
Sai, molti mi hanno detto frasi del tipo: “ti leggo da sempre”,”continua a scrivere”.
Continua a scrivere???? Se sapessi che una persona scrive perchè soffre e sta male le augurerei di smettere e pregherei per non trovare più le sue dediche perchè ciò significherebbe che ha superato e che non ha più bisogno di sfogarsi, di ricordare.
Purtroppo invece ho l’ impressione che molte persone mi seguano perchè a loro sembra di seguire una tele novelas o un racconto a puntate.E questo mi fa male perchè dietro alle mie parole c’è vita vera.E vero dolore.
Ovviamente non mi riferivo a te. Ti bacio.

Simmietta, non “prenderti il permesso di abbracciarmi”. Abbracciami e basta, senza chiederlo perchè io sono qui e la tua storia, come tante altre, mi fa venire la pelle d’ oca. E allo stesso tempo, mi fa sentire meno sola nel mio dolore perchè so che tante altre persone lottano contro la sofferenza come faccio io.
Chi ne uscirà per primo?Vedremo..
Non fissare troppo quella foto sul comodino, può fare tanto male.Io quelle di Stè le ho tolte, bruciavano troppo, mi facevano pensare e ricordare ancora di più.Tenere le sue foto in esposizione era come non accettare e continuare a svegliarmi con i suoi occhi, i suoi lineamenti davanti fingendo che fosse tutto a posto, che quella giornata fosse normale.Ma la verità è che nessuna lo er mai del tutto perchè sempre continuava e continua a mancarmi.
Ti abbraccio

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Da sabbiemobili

Sabisse, hai proprio ragione quando scrivi che le tue parole non sono altro che il frutto della tua vita vera…e tu la tua sofferenza la tocchi con mano non la inventi per il gusto di stupire chi legge!Le tue parole però riescono ad arrivare dritte al cuore, le tue parole sono l’amore, la vita, la gioia, il dolore.Le tue parole a lui che le legge, l’unico vero destinatario…l’unico che ti conosce, l’unico che ti osserva quando le tue mani sono su quella tastiera e i tuoi occhi fissi su quel monitor. Le tue parole a lui che ti ascolta, a lui che ti guarda a lui che ti sente.Ne sono convinta e so che tu lo fai per lui.Un caloroso abbraccio.

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