Da sabisse per indimenticabile

Cerco di mantenere la calma, tento di rimanere impassibile di fronte ai giorni che trascorrono senza Lui.
Cerco di farmi amico il suo silenzio, di abituarmicene ma esso in realtà è un grido, uno schiaffo sul viso, un livido violaceo che compare sulla mia pelle.
Annaspo in un oceano di lacrime, in maniera goffa e ben poco leggiarda.
Squarcio i miei pensieri con infiniti perchè a cui non riesco a trovare risposta, nessuna mi soddisfa.
Nessuna in qualche modo può darmi conforto e forse ormai è tardi per trovarlo.
Cerco di farmi forza, di reagire ma la verità è che che Lui mi manca terribilmente e la sua assenza è come veleno che scorre nelle vene, contaminando il sangue.
Aspetto qualcosa che mi scuota, uno spiraglio di luce in questo buio sordo e cieco, una speranza per rifiorire.
Ma le mie foglie sono secche, i rami bruciati, le radici sterili e la mia linfa vitale sembra essere esaurita.

Bene, ho capito come si sta senza Lui.
Ho imparato la lezione.
Ora ditemi che lo scherzo è finito, smettiamo di giocare.
E ridatemelo.

26 risposte Pagina 4 di 6

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Da Alias

Forse non dovrei rispondere subito..e’ tardi e i tasti del computer fanno piu’ rumore del solito..ma ormai sto scrivendo.
Razionale, si’, fin troppo..e’ forse questo che amorevolmente ti rimprovera Bob e questo forse che ti impedisce di vivere serenamente ed “allargare il campo visivo” contemplando le infinite possibilita’ della Vita, della Morte, del Tutto Qui e Ora.
Comunque, non e’ facile..sia che si creda, sia che non si creda, sia che si dubiti o che si abbia Fede la mancanza fisica di qualcuno che e’ gia’ passato e’ molto dolorosa, almeno finche’ non acquisiamo i poteri sufficienti a stabilire un contatto che ci convinca definitivamente della loro presenza accanto a noi..io mio padre lo sento, lo so che c’e’..quando ho bisogno di un consiglio faccio silenzio, medito..lancio una domanda, e aspetto..nn so in che momento la risposta arrivera’, non so se sara’ immediata, se passeranno ore, o giorni, o mesi..a seconda della domanda..ma la risposta arrivera’..magari in un sogno, forse in una frase che qualcuno pronuncera’ e che fara’ vibrare una corda del mio Essere profondo..Sabisse..il tuo nome e’ assonante e consonante con abisso..l’abisso, l’inconscio in cui ti devi immergere, per trovare il tuo potere, la tua chiave di lettura, il tuo perche’..ed e’ un abisso tutt’altro che razionale..
Chissa’ perche’ Stefano se n’e’ dovuto andare, chissa’ se una parte nascosta di lui lo sapeva, l’ha sempre saputo, che questa Vita sarebbe stata breve ma intensa..piena di Tutto..di soldi, salute, successo, bellezza e Amore..
Ha avuto tanto Ste. Ha avuto Tutto.
Dolorosissimo lasciarsi senza un saluto. Cosi’. Di colpo. Tragicamente assurdo. Eppure, paradosso..Lui c’e’!!
Non se n’e’ mai andato.
E’ una grande farsa la Vita, una grande Illusione. Io, te, tutti quanti, esistaimao a diversi livelli.
Con corpi diversi. Quello fisico, quello del Sogno, quello eterico, quello astrale..fandonie? Non credo, sai?
Stefano ha ancora le sua fattezze, piu’ bello ancora, se lo vuoi..si’, manca l’abbraccio, il profumo, il respiro..ma in certi sogni puoi sentire anche quelli, con vividezza.
Ti capitera’. Quando meno te lo aspetti. Come un indizio dell’esistenza di qualcosa di piu’.
Ti potra’ bastare. Oppure cercherai ancora. Come un rabdomante che cerca l’acqua nel deserto. Ti prenderanno per pazza. Ma i pazzi sono loro. L’acqua la troverai.
Mi dispiace non poter finir la lettera avevo ancora tante cose da dirti, ma devo andare!!
Ti parlero’ di mia madre la prossima volta.
Un abbraccio!

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Da mariposa

Ciao bimba sono passata per darti la buonanotte…
Domani ti scriverò ancora…Volevo però augurarti una dolce, dolcissima nanna. Fai tanti bei sogni.
Bacio.
Notte notte anche a te Alias.

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Da marco

Ciao Sabisse,
eccoci nell’anno nuovo..e come tu hai scritto è già passato un’anno dacchè ci scriviamo..è così bello ritrovarsi di nuovo qui a distanza di così tanto tempo anche se, leggo, il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per te e me ne dispiace tanto..io non l’ho iniziato male questo nuovo anno nonostante la rottura con la mia ex ragazza sia recente..sono piuttosto tranquillo anche se un poco più spento..eppure se ripenso alla sofferenza che mi ha provocato la nostra relazione mi domando cosa sia meglio, se queste giornate forse un pò sottotono ma serene, o quelle giornate certo più intense concitate tumultuose ma così dolorose e laceranti certi aspetti..
Oggi l’ho rivista per caso e ne sono stato turbato e scombussolato..ho provato una emozione forte quasi violenta e lì per lì mi son sentito di nuovo vivo..ma qull’emozione era intessuta di dolore ed impastata di sofferenza era più un urlo lancinante, uno strappo del’anima, che un grido di gioia, il tremolio di luce dell’anima che si alza su nel cielo del proprio amore..è vero come tu scrivi, sì probabilmente è vero non era giusta per me..eppure, eppure è così raro che una ragazza scuota tutto il mio corpo e faccia vibrare a tal punto la mia anima che a volte fatico ad accettare che così sia..su un punto però non transigerò: io voglio che questo sia davvero un nuovo anno per me, non una brutta copia o una stanca variante d’anni già consumati
Questo è l’augurio che rivolgo anche a te :fa che quest’anno sia un anno nuovo
Molto spesso capita che le persone passino da un’anno all’altro senza soluzione di continuità continuando a trascinare la vita di sempre. Ma così si muore non si vive..vivere significa rigenerarsi e risorgere sia pure dalle ceneri e non una volta sola Sabisse ma dieci cento mille volte..ecco perchè ti auguro una anno nuovo di zecca un’anno che ogni giorno ti sorprenda con le sue novità..se potessi ti passerei tutto il mio entusiasmo e la mia determinazione ad inaugurare un nuovo corso della mia vita..
per me l’anno che è finito è davvero passato..e Sabisse te l’ho sempre ripetuto..ma repetita iuvant 😉 tu non perderai nulla anzi sarà l’esatto contrario: se procederai lungo il tuo cammino troverai finalmente la risposta alla tua domanda angosciosa..devi saper attendere Sabisse e guardare avanti..Sabisse devi guardare avanti proprio per non dimenticare e non perdere nulla di ciò che hai vissuto perchè solo vivendo potrai ri-viverlo seppur in altra forma..esci dal limbo in cui ti trovi, dalla terra di nessuno in cui stai indugiando da ormai troppo tempo e tuffati nel tuo futuro Sabisse, perchè solo nel futuro il ricordo di Stefano può pacificarsi..nn nel passato Sabisse..nel passato lo terrai solo intrappolato, e tu con lui, su di una linea di confine insopportabile sia per te che per lui.. tuffati nel futuro Sabisse per rendere degno omaggio ad un amore che merita la luce piena della vita non la flebile penombra del ricordo..fallo per te e per lui..se vuoi vivere di Stefano non puoi più vivere in funzione di Stefano..
Ti abbraccio forte, Sabisse
a presto

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Da Alias

Adesso forse quella ossessiva sono io..ma non avevo finito di scriverti, forse mi hai riposto e non l’hanno ancora pubblicata, comunque..
Ti parlo di mia madre.
Da bambina amavo lei e papa’ allo stesso modo. Mio padre aveva un lavoro importante ed era spesso all’estero per lavoro, anche per mesi, quindi ovviamente stavo piu’ spesso con mia mamma, che non lavorava e si prendeva cura di me e mia sorella, maggiore di me di 3 anni.
I problemi fra di loro sono cominciati che mio padre non si era ancora ammalato, ma mia mamma si sentiva senza grandi alternative e non si sono separati, anche per noi bambine, a quanto dice.
Poi mio padre si ammalo’, e mia madre si senti’ in trappola.
Per 10 anni ha dovuto accudire un uomo di cui non era piu’ innamorata e che giorno dopo giorno diventava sempre piu’ bisognoso di cure, come un bambino.
Non lo poteva lasciare perche’ sarebbe stata additata come un mostro, e poi come avrebbe fatto con le figlie, che nel frattempo erano diventate 3?
La pensione di invalidita’ di mio padre ci ha permesso fino ad oggi di vivere piu’ che dignitosamente..mi posso permettere di dire che mi ha pagato l’Universita’ anche dall’Aldila’!!
Lo ammetto, mio padre avra’ fatto i suoi sbagli nella Vita, le colpe in una coppia sono 50/50..pero’ mia mamma non doveva permettersi di mettermi contro di lui.
Perche’ e’ quello che ha fatto, purtroppo.
Mi ha messo contro mio padre. Parlandomi male di lui, diminuendolo ai miei occhi, giorno dopo giorno, anno dopo anno..io, una bambina..ho creduto alla mia mamma, finche’ lui e’ morto.
Lui non mi ha mai parlato male di mia madre, mai una volta. Non era nel suo carattere.
Dopo che e’ morto, i sensi di colpa.
Il comprendere tutto, il suo affetto per me, la sua grandezza di uomo, la sua solitudine. Avevo 15 anni.
Da quel giorno e’ stato un sussegguirsi di punizioni autoinflitte.
C’e’ stata la droga (tutto tranne l’eroina, sabisse), il rifiuto verso mia madre, l’odio, il vivere per strada, i viaggi, sulle orme di mio padre, il cercare di assomigliare al figlio maschio che mio padre avrebbe voluto.
Mia madre?
Ci avra’ anche provato, a modo suo, a riprendermi..ma dopo pochi mesi dalla morte di mio padre si innamoro’ follemente di un uomo e questo sentimento l’assorbi’ completamente.
E poi, forse, non aveva piu’ bisogno di quella complicita’ che il mio sostegno le dava. E poi c’era la sorellina piu’ piccola. E io ero cosi’ inca**ata.
Sono passati 10 anni dalla sua morte.
Mi guardo indietro, e mi chiedo come ho fatto a finire il liceo, a sopravvivere in quel delirio. E’ stato lui, ora lo so.
Ma c’e’ voluto tempo per capirlo.
C’e’ voluta una preghiera esaudita per guarire. Papa’, intercedi per me, mandami qualcuno che si prenda cura di me.
E’ arrivato A.
Il mio ragazzo.
Una persona speciale, con conoscenze sottili, un Re Mago, come lo chiamo io.
Lui mia madre la detesta. Lo posso capire.
Io per anni non le ho parlato.
Oggi va meglio. Bisogna saper perdonare.
Lo sto facendo. Io la amo moltissimo.
I suoi sbagli dipendono anche dalla famiglia in cui e’ stata cresciuta.
Prego per lei, prego per me, che non commetta gli stessi errori, perche’ in fondo e’ mia madre e da lei ho preso tanto, nel bene e nel male.
Ha i suoi lati buoni, e’ una donna molto intelligente.
A modo suo mi vuole bene.
Devo solo stare attenta e difendermi.
Ne abbiamo parlato. Lei nega, ma forse ha paura di vedere.
La vita non le e’ andata come voleva. Ma forse non conosce la gratitudine.
Forse dovra’ reincarnarsi ancora tante volte prima di comprendere.
Forse nella prossima vita sua madre saro’ io, forse lo sono gia’ stata.
Mi dispiace dipingerla cosi’.
Ho dei bei ricordi di lei, delle dolcezze di quando ero bambina, un discorso che abbiamo fatto in macchina quando avevo 6 anni..ma dopo la morte di papa’ mi sono sentita trascurata, moltissimo.
Ma in fondo, se le cose sono andate cosi’, e’ perche’ dovevo imparare qualcosa, era destino.
Amo tanto la mia mamma.
Le auguro una vita lunga e piena di salute.
La sosterro’ come posso nella sua vecchiaia.
Non commettero’ l’errore che ho commesso con mio padre, la lezione l’ho imparata.
Ecco, sto piangendo. Ma mi libero.
Anche a me fa ancora male parlarne.
Ma e’ passato. Mio padre mi ha perdonata.
E’ qui con me, sempre.
Ti scrivo ancora.
Un abbraccio

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Da sabisse

Cara Alias,
hai centrato il punto, ciò che anch’io ho sempre pensato:Stefano ha avuto tutto solo che tutto concentrato in una vita breve ma intensa.
Era bellissimo, uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto.Non lo dico perchè fosse mio, è una constatazione oggettiva.
Pensa che è anche capitato che ci fermassero per strada per farci i complimenti…
è stato molto fortunato anche nelle amicizie, aveva degli amici su cui poteva contare sempre.Non so se con un’altra donna sarebbe potuto essere maggiormente felice ma per l’amore che nutriva nei miei confronti credo di no.Non ha amato nessun altra all’infuori di me.Prima di consocermi era il classico donnaiolo, poi mi ha vista in un locale ed è immediatamente venuto a conoscermi.
Mi ha sempre detto di essersi innamorato di me fin dall’ inizio, fin da quel 29 giugno.
E ricordo anche cosa mi ha detto quella sera, al primo brindisi insieme: “A te, che non cammini ma danzi”.Le ricordo ancora quelle parole.
In quanto a te cara Alias, ho letto tutto con attenzione.Credo sia stato uno sfogo, un improvviso bisogno di parlare, di raccontare.
Penso che il tuo vivere per strada, il tuo aver provato droghe e tutto il resto sia stata una sorte di ribellione al mondo che avevi intorno.
L’importante è esserne venute fuori no?E tu ce l’hai fatta ed hai ritrovato tutta la tua stabilità.
Per quanto riguarda il c0omportamento di tua madre, beh non so cosa dire, non mi permetto di giudicare anche perchè dovrei sentire la sua opinione, la sua versione.Dici che ha cercato di metterti contro tuo padre.
Non credi che forse l’abbia fatto perchè tu ne sentissi meno la mancanza?Non è stato giusto deturpare il ricordo che tu avevi di lui ma forse il suo atteggiamento è stato fatto a fin di bene, per proteggerti.
Per proteggere una bambina di 15 anni improvvisamente diventata grande e con un peso sulle spalle da sostenere.
Se lei ti avesse descritto tuo padre come l’uomo più meraviglioso, buono,fantastico del mondo, tu ne avresti sentito ancora di più l’ assenza, la mancanza.Probabilmente lei non voleva questo…probabilmente voleva solo difenderti alla meglio.Sai, ognuno ha un proprio modo di reagire di fronte alla morte, l’ho sempre detto.
Io credo che una madre, per quanto ci voglia bene, spesso non riesce a dimostrarlo nel modo in cui noi vorremmo.Non dice le parole che vorremmo sentire ma questa non necessariamente è sempre una colpa.
Anch’io non ho un buon rapporto con mia madre, ne ho già parlato ma ora sto inziando a capire tante cose.
Il suo distacco, la sua freddezza che spesso le ho rinfacciato era in realtà un modo per guardarmi da lontano, lasciandomi i miei spazi.
è come quando hai una bambina piccola che sta imparando a camminare.La lasci inciampare, cadere,piangere perchè impari a compiere i primi passi.Non la aiuti a rialzarsi, ma non la perdi di vista.Questo è ciò che mia madre ha fatto con me.
Affinchè imparassi a camminare mi è rimasta a guardare impassibile mentre cadevo, rotolavo,mi fermavo.Però so che se fossi caduta e non mi fossi riuscita a rialzare sarebbe intervenuta.O almeno mi piace pensarla cosi.
Putroppo ora non ho più tempo per scrivere anche se questa volta avrei mille cose da dire.
Mi dispiace sentirti giù cara Alias, spero che oggi tu stia meglio e se così non dovesse essere sappi che leggerò sempre ogni tuo sfogo, ogni tua parola, ogni tua riga.
Perchè ti voglio bene.

MARCO SCUSAMI MA OGGI PROPRIO NON RIESCO A RISPONDERE.LO FARò LA PROSSIMA VOLTA, STANNE CERTO.Spero tu possa capire…ti abbraccio forte forte.

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