Caro zio,
ke stronzata venire qua a scriverti cose ke nn saprai mai.
Alcuni penseranno ke sn la classica e stupida ragazzetta ke cerca pietà dalla gente, ma vi assicuro, portate dentro tutto quello ke sto portando io, e magari cambierete idea.
Vederti spegnere giorno dopo giorno è come la morte dove il dolore nn c’è. Quella morte morale ke lentamente divora tutto ciò ke hai nell’anima. Risukkia via emozioni, sentimenti,sogni e sguardi.
Hai un corpo estraneo nella testa, quello ke freddi e cinici uomini calati nel loro camice bianco kiamano “cancro”.
Cosa t sta succedendo, zio? La memoria ti abbandona x gradi, 6 sempre + confuso, ma hai ancora la capacità di vivere, te lo leggo in quegli okki coperti da un paio d lenti da sole xkè la luce t dà fastidio dopo le operazioni.
E’ un peccato, sai? un vero peccato.
Proprio ora ke cominciavo a volerti bene…