Da sabisse per indimenticabile

Caro Stè,
ti scrivo tra la fretta di questi giorni grigi, poveri di sole.
Ti scrivo mentre ha il sopravvento l’impotenza di non riuscire ad esprimere quello che racchiudo, quello che provo.Ma tu non hai bisogno di parole vero?Non hai mai sentito l’impellente esigenza di sentirti dire ciò che pensavo, ti bastava leggere nei miei occhi e lì,leggere quello che le parole non potevano dire.
Quando mi chiudevo nei miei silenzi, quando dormicchiavo nel tuo letto, tu appoggiavi la testa sul mio cuore per sentirne i battiti.
E per ogni pulsazione che ascoltavi dicevi:”Questo è per me, e quest altro ancora”.
Il mio cuore era tuo, lo sapevi.
Quando mi hanno comunicato la tua morte, mi è sembrato che si fermasse.
è una sensazione di cui ho sempre parlato, un vuoto nel petto, uno schianto nelle membra, un sapore aspro, amaro in bocca.
Credo sia questo il sapore della morte.
Come canta Vasco, non mi consolo guardando una fotografia.Ormai sono sempre le stesse, ne conosco a memoria ogni dettaglio.
A volte però,è bellissimo scoprire nuovi particolari sfuggiti ai miei occhi:la tua mano nella mia, una sigaretta tra le tue dita, un passante ritratto alle nostre spalle.
Ignara comparsa nella nostra storia d’amore.
In quasi tutte le foto, non guardo mai l’obbiettivo.Fisso te, come se temessi che, togliendoti gli occhi di dosso, tu potessi scomparire e il sogno potesse svanire.
D’altronde le magie se ne vanno in un soffio, in un “PUFF” di una vignetta bianca.
Così è stato amore mio…
Ora non c’è più nessuno a parlarmi di sogni e favole.Nessuno mi porta la colazione la domenica mattina, nessuno mi chiama nel cuore della notte solo perchè “le ore di un giorno sono 24 e 8 di sonno sono troppe senza la mia voce”.
Stè,ora che la tua voce mi manca da morire, ora che il tuo numero è solo una sequenza da comporre inutilmente, ora che per vederti dovrei camminare a lungo, sento addosso tutto il peso del mondo.
Dalla terra al cielo c’è tanta strada amore, troppa per raggiungerti.
Epppure ti amo.
Ti amo per tutto quello che mi hai dato, per il modo in cui hai saputo farmi sentire l’unica stella del tuo firmamento.
Ti amo..ti amo ad ogni passo che, al tempo stesso, accorcia la nostra distanza.Ti amo e mi sento svuotata della mia parte migliore.
Tutto quello che sono lo devo a te.
La donna, la mamma, la moglie che un giorno diventerò sarà per merito tuo perchè tu, prima di chiunque altro, mi hai insegnato l’importanza di amare.
Le cose belle sono fragili Stè e tutte le nostre cose belle sono sparite nella notte in cui te ne sei andato.
Sto piangendo, sto ricordando, sto desiderando ancora il tuo abbraccio, il tuo profumo, i tuoi occhi.
Quante volte hanno posato lo sguardo su di me, amore mio?Quante?
Non smettere di guardarmi, ovunque tu sia.Non lasciarmi sola nemmeno per un attimo, non allontanarti, sii il mio angelo.E volami accanto.
-Con tutta la gratitudine nell’averti incontrato, nell’ averti potuto amare ed avere vicino.Con la stima, l’amore, l’affetto e la gioia che sento per aver avuto al mio fianco le persona che fin da picola ha abitato i miei sogni e le mie speranze.Con i dolore per averto perduto, con le lacrime per averti visto carico di vita e, poco dopo, immobile in una bara buia.
Con gli occhi, la testa, il cuore, con tutti i sentimenti del mondo, la rabbia di non averti, la paura di non ritrovarti, la serenità nell’essere riuscita a trovarti in un mondo così grande, sempre tua Sabisse.

13 risposte Pagina 3 di 3

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Da Alias

Mi dico “massi’ andiamo a controllare la mail all’internet cafe'” ma poi chissa’ perche’ vengo subito a cercare te…che strano e’ ormai piu’ di un mese che sono qui, riesco anche ad esprimermi un po’ e a capire meglio questa lingua meravigliosa e difficile, sento l’Italia lontano, la mia famiglia lontano, gli amici, ma tu..tu sei vicino, sempre di piu’..chissa’ perche’ ho scelto te, o meglio ti ho trovata..grazie per l’apprezzamento per la poesia, e’arrivata cosi’, di getto, senza bussare..e ho sentito intimamente che era per te, e Ste..sento che voglio stare qui ancora a lungo, che in questi luoghi e fra questa gente, nel silenzio, la pace e la solitudine che riesco a trovare qui e non altrove, c’e’ qualcosa che mi aspetta..un appuntamento con la conoscenza, come dice Castaneda..sai che fortuna, apro la finestra e vedo il Partenone!! Quando ero al liceo mi chiedevo a cosa mi sarebbe servito studiare tutto quel greco..che poi ho dimenticato ma ora mi sta tornando in mente..adesso torna tutto, doveva servire a qualcosa!!Ti aspetto fra queste pagine virtuali, apetto le tue parole come acqua da bere, sia che siano per me o per Ste, arrivano comunque dove devono arrivare..un bacio

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Da sabisse

Cara!quante belle cose mi hai scritto.
Sai, quando ho letto che “le mie parole arrivano dove devono” ho provato contentezza.
Si, perchè anche se non arriveranno a Stefano (non ne ho le prove) so che sono comununque giunte a qualcuno.
Qualcuno che ama quasi quanto lo amo io, qualcuno che lo ha conosciuto come io lo vedo con i miei occhi.
Volevo che la mia storia venisse conosciuta, e così è stato.
Non so quanto rimarrò qui, ormai è quasi un anno.Forse un giorno l’assiduità con cui scrivo sarà più lenta, forse un giorno mi farò viva raramente e da una parte è giusto che sia così.
Ma, che sia una volta alla settimana, una all’anno o al mese, sempre avrò parole da spendere per Lui.Il mio angelo più bello.
Il mio principe.

Ciao cara Alias..ti stringo forte forte.

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Da io

mio Dio..le tue parole sono semplicemente stupende…tanto da far rimanere mesenza parole…scusami, forse non dovrei e non vorrei sembrare invadente..ma come “ha preso il suo viaggio per un mondo diverso” il tuo stè? bacione…

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