Cara mamma,
è il tuo figlio ingrato che ti parla e ti chiede perdono per aver sbagliato, quando ero piccolo ed avevo paura, tu mi stringevi con tanta premura, Poi in un lampo sono cresciuto ed hai tuoi occhi non ho più creduto, mi sentivo forte e bello quando fumavo lo spinello, poi un giorno provai l’eroina, firmai così la mia rovina: Facendomi un buco con l’ago sbagliato la peste dell’ADS mi sono beccato.
In quei giorni di tanto tormento, tu mi hai dato conforto in ogni momento. Ora cerchi di fare un sorriso, mentre una lacrima solca il tuo viso. Poi la mia mano ti stringe forte, ed io corro, corro verso la morte..
Sono finite le mie pene,
addio mamma ti voglio tanto BENE!