Da la tua stella per ns angelo biondo
Zona di Torino

Amore, mio. E’ domenica pomeriggio, e geralmente a quest’ora tu saresti allo stadio, o a giocare. La tua Juve, amore mio, sta vincendo. Mi manchi visceralmente. Mi manchi da morire anch’io. Non so cosa fa più male, se il non averti non me, se il fatto che non crescerai nè invecchierai, se il fatto che non vedrò mai più i tuoi occhi, il tuo sorriso o il tuo nasone storto. Tu mi chiamavi “stella”, tu mi dicevi “guarda le stelle amore mio, e saremo sempre vicini”, amore mio, però tu ti riferivi ai tuoi viaggi a Parigi o a New York, non a un viaggio così lungo e così brutto. Per ogni stella che s’è accesa in cielo, per ogni volta che ti penserò, per ogni strada che percorrerò e che non mi porterà in nessun posto, per quello che ho imparato ma non so, per ogni amico che tocca il cuore, per ogni cuore che ringrazierò, per ogni stato d’animo che non mi fa dormire, per quello che stanotte sognerò, per tutto il mare che abbiamo intorno, per tutto il corollario delle Alpi che ci circonda e per la collina, per tutte le emozioni che mi hai dato, per l’amore che non avrò mai più, per la vita che a volte non è
come quella sognata, per tutto ciò AMORE STAMMI VICINO, per le fragole in piazza Castello, per il gelato alla soia che fa schifo in via Garibaldi, per la mia vita adesso e quello che farò da grande, per l’uomo che forse un giorno mi sposerà, per i vizi che mi hai dato, per tutta la passione che c’è stata tra noi e ha riempito le fredde giornare invernali, per le notti a far l’amore nascosti da una bugia ai nostri genitori, per quando hai preso la patente, per il cielo su Torino, per i sassi sul Po nella zona della Gran Madre, per le panchine che in piazza Castello spostano ogni cinque minuti, per le fontane che non aprono, per tutti gli anni passati con te, AMORE STAMMI VICINO.
Mi sta scoppiando il cuore, la testa, e gli occhi. TI AMO, DIEGO, TI AMO. MIO BELLISSIMO ANGELO BIONDO, TORNA DA ME, O SE NO, AMORE MIO, ARRIVERO’ DA TE.

72 risposte Pagina 5 di 15

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Da il suo mister

Diego era arrogante, sensibile, indisciplinato, incostante e doveva imparare a star zitto. Fin da bambino aveva un sogno: la serie A con la maglia bianconera. Aveva un cuore che batteva un po? troppo velocemente e lui di certo non lo aiutava. Era un cuore da campione. Ha patito lutti e anche qualche problema famigliare ma non ha mai saltato un allenamento. Correva più veloce di tutti e aveva due polmoni grandi così. Ha sofferto per la sua causa, si è rotto un braccio, tibia e perone due volte, ha avuto problemi ai legamenti, muscoli infiammati e si è frantumato interamente un ginocchio. Ma mai niente lo ha scoraggiato.
Diego non aveva la fascia di capitano perché faceva tanti goal, era lui a portarla perché passava sempre la palla ai compagni.

Ps. Nel corso di una festa mi ha presentato ?la sua stella?. La cosa divertente è che non la chiamava ?la mia stella? nel privato, la presentava proprio come ?la mia stella?. Ho sorriso a vedere quello sbruffone così innamorato e rispettoso di quella ragazza dal sorriso magnetico.

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Da Chiara

Fatevelo dire da una che il Sab l?ha conosciuto all?età di sei anni in prima elementare. Una che quindi l?ha conosciuto per dodici anni. A quest?ora è già in cielo a snowboardare tra le stelle e dribblarle col pallone. Se la sballa, ci guarda e ride di noi. Sicuramente, conoscendolo, lo fa, ed è preoccupato per noi. Spera ci passi in fretta e torneremo presto a sorridere.
Lieta di averti conosciuto, Diego. Lieta davvero. Mi hai reso viva.

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Da Federico

Io e Diego abbiamo dato la patente insieme, i quiz mi facevano impazzire. Ne ho parlato con lui. La sua risposta è stata ?nessun quiz è in grado di farmi impazzire, io faccio impazzire i quiz?. Verissimo. Penso che questa frase riassuma a pieno il suo essere. Ci mancherai, Diego.

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Da Alessandra

Io sono Ale, quella di Cecina [o almeno spero che così ti abbia detto la scema della tua fidanzata!!] quella che dovevate venire a trovare nel viaggio a Firenze, quella di cui hai anche scritto una volta su un vecchio quaderno dicendo che ho una sorella col nome di un cane, e che mi inventavo di doverle fare da mangiare mentre chattavo con te. Scrivevi di verde acqua, Ale dice che è tamarro, ma io penso che invece quel colore ti rappresenti davvero. Non ti ho mai conosciuto in carne ed ossa, ma ho come osservato e presagito [anche se è impossibile perchè sei imprevedibile!!] le tue mosse con quella papera di Ale. Col nick che definivi ridicolo!! ahaha. Beh, niente. Ale mi ha parlato cosìtanto di te che potrei quasi dire di averti sentito qualche volta, come un ragazzo che comunque conoscevo, in fondo, anche se per mano d’altri! Sei bello, questo bisogna dirlo, come se non te lo avessero detto già altre secondine [beh, io sono comunque passata in terza].
Mi hai chiamato bella donzella, e so che seo galantuomo, lo rileggo anche per opera dei tuoi amici, e comunque da un tipo così pazzo [SI, PAZZO, AD ALE HO SEMPRE DETTO CHE SEI PAZZO, CHE VI SARESTE SPOSATI E AVRETE AVUTO DEI FIGLI] non ci si potrebbe aspettare sgarberie. Hai fatto danni e combinato ca**ate, hai avanzato eccessi e riempito con un sorriso il cuore della gente che ti circondava. Ripeto, non ti ho mai conosciuto, ma le prove stanno qui, guarda quanti stanno scrivendo di te, e loro ti sono amici, loro sono stati con te e ti hanno sentito e toccato. Io no, e sto dilugandomi anche troppo per l’effettivo ruolo che rivesto. Ma mi piace parlare di te, Ale dice di vederti vivo attraverso le nostre parole, e allora più ho da ricordare e più aggiungo.
Hai lasciato delle stelle favolose lì ad osservarti in lacrime.
Ma io penso che con Sabba nel cuore si sorrida.
L’ho già detto e lo ripeto
– hai fatto ridere anche me, anche quando non lo sapevi, anche quando la chat delle donne per te era solo una perdita di tempo, e anche quando non sapevi della mia esistenze –

Sorrideranno tutti con te nel cuore.
Sei bellissimo,
con dovuta ammirazione,
l’Ale dallo strano nickname
MaKeBottaC’hAi

ps. Abbraccio Ale.
E saluto tutti voi che avete scritto qui, perchè siete stupendi dal primo all’ultimo.

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Da Simone

Diego con un solo sorriso riuscirebbe a vanificare tutte le nostre parole scritte qui sopra

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