Da la tua stella per ns angelo biondo
Zona di Torino

A cosa serve vivere? Perchè curarsi, arrabattarsi, studiare, soffrire, lottare se poi vai a curarti un ginocchio e esci in una bara? A cosa serve se un giorno vai a fare una gita coi tuoi compagni e tornate con quattro in meno perchè un tir vi ha tagliato la strada? A cosa servono i grandi amori e poi per viverli ti fermi in macchina e un ubriaco ti viene addosso e ti uccide? A cosa serve rileggere “Un giorno, qualcuno ti dira’ che sono morto. Non credergli. Non è vero. Io non moriro’ finchè vivranno i miei sogni. Li affido a te, e sono tutto quello che posso lasciarti. Fanne un mantello. Indossalo e attenta a non sciuparlo. E’ fatto dei miei sogni. Che diventeranno i tuoi, il giorno in cui qualcuno ti dira’ che sono morto” se il mantello poi è stato bucato dal suo migliore amico?
A noi l’amore concesse i suoi segreti, e si sa, fin dai Romani, l’amore è indissolubile dalla morte. Non lo amo perchè era bello, lo ho amato perchè era PIU’ di tutto. Più di me, più della fede, più del dolore, più della bellezza.
Diego mi ha chiesto di amarlo e io l’ho fatto.
Diego è arrivato dentro di me in un modo che precedentemente gli altri, Flavio o Enrico, non han saputo fare. Diego ha distrutto le mie certezze e le ha ricomposte senza una rivoluzione. Ed era questo il bello.
L’amore non è finito, è la vita ad essere finita.
Ieri dal nulla sul cellulare di Martina è partito un video in cui Stefano e Diego nell’ora di educazione fisica fanno le flessioni. Mentre Stefano faceva le flessioni Diego gli ha fatto cadere un materasso addosso.
Diego mi manca. Visceralmente.
E’ una cosa doppia. Mi manca il mio fidanzato e piango la morte di una persona che amavo. Una più l’altra.
Quello che voglio fare è un viaggio, in aereo. Lo sto progettando. Mi servono una settimana, massimo dieci giorni per farlo. Torino-Parigi. Parigi-Dublino. Dublino-Monaco. Monaco-Roma a da lì in treno o taxi fino a Firenze. Firenze-Parigi.
Diego era lì. La tour eiffel e il suo dire “oh ma la Mole è più bella”, Diego che mi porta del bar più rovinato di tutta Parigi. Dublino, il verde d’irlanda, paese di ghiaccio e di fuoco, il nostro primo bacio. Monaco, i pub, i lavori di notte, la metro in cui non si capisce un ca**o e io che gli dico “senti, mi hai rotto il ca**o, io mi prendo un taxi e mi faccio portare in hotel, tu ostinati con la metro”. Firenze, i mille “ti amo” che gli ho detto e le sue lacrime. Torino, la sua collina, lo stadio, la chiesa della Gran Madre, l’ospedale Sant’Anna, il Comunale e i suoi “quattro mun butà ‘nsema”, i Murazzi lungo e Po e i Docks Dora, via Garibaldi e lo Juve Store, via Roma, Po e Umberto, piazza “Vitorio” e una panchina di piazza Castello.
E’ giusto far finire tutto lì laddove tutto è iniziato.

14 risposte Pagina 2 di 3

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Da Niko

Ciao Ale, non volevo dirti che è facile, tutt’altro, ma solo che anche io ho una spina nel cuore e tanti xchè… ma ti sono vicino. Può esserci la fede, la speranza, il tempo, ma niente colma quel vuoto…non vergofnarti mai del tuo dolore, piangi se devi sfogarti, corri e urla, Torino è una città io abito in una paese di 400 Abitanti, ma la gente forse è uguale giudica, ma tu sii superiore. Un abbraccio.

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Da Ale

Non si tratta di gente, si stratta di Stefano. Il suo migliore amico.

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Da ale

ciao ale, ma cosa ti ha fatto di così grave stefano? xchè gli dai così tanto spazio in questa tragedia?
un bacione, ti sono vicina.

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Da Ale

Stefano ha lo spazio di chi con Diego ha condiviso ogni esperienza fin da quando era bambino

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Da Francesca

Cara Ale, ancora una volta sono qui a leggerti.E a risponderti.
Il progetto del viaggio va benissimo, anch’ io quando ho perso una persona molto importante sono stata in tutti i posti vissuti con lui per dargli un ultimo addio, per mettere finalmente una pietra sopra alla sofferenza prima che lei distruggesse quel poco di me stessa che rimaneva.
Quindi vai Ale..parti il prima possibile..
Riempiti gli occhi dei luoghi vissuti con lui e salutali un ultima volta…Sussurra a quei posti che li hai amati e che per te sono unici ma che ora è arrivato il momento di riempirsi gli occhi con altri luoghi, con altri volti e con altre musiche.
Dalle tue parole leggo che provi rabbia per Stefano..cos’è successo?
Ti stringo forte..
Anche se queste mie parole sono solo pseudoinchiostro nero su un insensibile schermo, spero ti siano di conforto soprattutto nei pomeriggi grigi e freddi come questo.

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