26 Ottobre
Ti vidi per la prima volta all’uscita della scuola, un motorino senza marmitta e una sigaretta spenta:”Ti avvicinasti alle mie amiche, ma loro si allontanarono, non capii il perchè;mi chiedesti “Hai da accendere?”Te ne andasti, le tue spalle curve..
La seconda volta che ti vidi non ti riconobbi, eri con un gruppo di amici davanti al bar. Mi chiamasti con un “Hey..”Ci sorridemmo, eri bellissimo!
Chiesi alle mie amiche ma da tutte ricevetti la stessa risposta”Lascialo perdere, non fa per te”Sento parlare da tutti”E’ un disastro, forse è anche drogato”Quel pomeriggio che ti vidi, ci fermammo a parlare, ad un certo punto come una doccia fredda mi dicesti”Mi buco”Rimasi senza fiato, feci per chiederti il perchè ma tu mi dissi”Mio padre è un ubriacone, mia madre fa la bella vita, è difficile vivere in una città dove tutti si fanno i fatti loro!”
Mi stringesti forte a te, mi tremava la voce, ti guardari, vidi che avevi le lacrime agli occhi. Mi facesti una strana domanda “Mi presti il tuo diario per qualche giorno?”Dopo qualche giorno venne un suo amico a riportarmelo, chiesi “E’ ammalato?” Mi guardò avvilito e scoppiò in lacrime “E’ morto il 26 Ottobre”
Un nodo alla gola, sto come una stupida con un diario in mano aperto il 26 Ottobre: C’è una scritta, una sola parola:
“RICORDAMI”
**Si può scordare la gelosia, la paura.. ma non il sorriso ed il sapore di chi si ama**
