avete anche voi paura che quando la sera siete in giro qualcuno ti stupri???
avete mai chiesto ai vostri amici se succedesse una sera se loro vi difenderebbero!!!
io sì per questo giro sempre in gruppo con le mie 3 amiche e 8 miei compagni!!
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No, non si può vivere nella paura di qualcosa che probabilmente non succederà mai!
Se però hai questo timore non fai male a girare con i tuoi amici, ti consiglio anche un bel corso di autodifesa, le palestre solitamente li organizzano e per le donne l’arte più indicata è il Krav Maga, cioè una sorta di “karate israeliano” facile da apprendere e basato più sulla strategia che sulla forza, io l’ho praticato non per autodifesa ma per la voglia di sperimentare un tipo di lotta. Comunque sia guardarsi le spalle è bene ma esagerare con la paura fa solo male.
Fai bene, infatti c’è un tan tan di paura sotterraneo in ognuno di noi.
si ho molta paura delle aggressioni, anche di giorno e in compagnia…viviamo in un mondo di fuori di testa, non ci si può mai fidare…
Ti dirò che il giusto equilibrio è l’arma migliore. Un po’ di prudenza e ponderare bene la propria fiducia è corretto, ma l’eccessiva paura genera i pregiudizi. Te lo spiego attraverso un fatto accaduto quando avevo quattordici anni: mia madre, mia nonna e mia zia continuavano a ripetermi di fare attenzione, che in giro c’è veramente tanta brutta gente, di non fidarmi, di non girare da sola…etc… .
Le raccomandazioni nel giusto ci possono stare, ma in quel periodo erano veramente troppe così cominciai a sviluppare un senso d’ansia ed ogni volta che uscivo di casa non ero mai tranquilla. Una sera d’estate stavo rientrando dal centro città ed incrociai un ragazzo romeno sui venticinque anni, tanta era la paura che mi avevano messo in testa mamma e parenti che rimasi pietrificata, non riuscivo più a muovermi. Quel ragazzo naturalmente non era uno stupratore e subito si accorse che ero spaventata ed un po’ perplesso mi disse: “Cosa c’è?..tranquilla, non ti faccio niente..”. Le testuali parole me le ricordo ancora adesso. Quando mi resi conto che non correvo alcun pericolo e della figuraccia che avevo fatto mi vergognai di me stessa, quel poveretto si sarà sentito accusato sulla base di niente se non di una mia sciocca ed eccessiva paura. Tornata a casa raccontai l’episodio a mia madre ed in seguito anche a nonna e zia chiedendo loro di non mettermi mai più in allarme così pesantemente. Da allora le raccomandazioni mi arrivarono di tanto in tanto ed ho imparato che è giusto guardarsi le spalle ma non puntare il dito contro il primo individuo “sospetto” perchè molto spesso il senso comune, gli stereotipi e l’aspetto ingannano.
Bè ho fraquentato anche io karate come sport fino alla cintura marrone cioè mi mancavano 2 cinture alla nera!!!
ho fatto difesa personale!!
poi quest’anno ha smesso perchè faccio gare di cavallo con il mio e sono parecchio occupata!!!
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