Chiara tu ti sarai scelta il tuo modo di morire, ma considera che quando fumi uccidi anche gli altri. Ciao

Per Ubuntu:
Grazie per la tua risposta, sei una persona molto intelligente perché sei andata a fondo nel problema, per fortuna ci sono persone come te che s’impegnano a trovare una strada migliore, io sono arrivata alla conclusione che fumare è una vera e propria disgrazia, e lo è anche dover vivere con un fumatore che ti “dona” quotidianamente un po’ del suo veleno; grazie alla legge sul fumo ora almeno dentro ai locali si può respirare, ma fuori è sempre una tragedia, non puoi sederti ad un tavolino che si piazza il maledetto fumatore che ti fa inalare la sua m**da e non puoi dirgli nulla perché tanto…he si, fuori non c’è una legge che vieta! Pensa un po’, come se l’educazione e il rispetto debbano essere per forza dettati da una legge. Ai fumatori che dicono di essersi scelti il loro modo di morire e che della loro vita fanno ciò che vogliono, io dico questo:
1)tsono affetti da forte egoismo perché se loro si ammalano vengono coinvolte anche le persone che gli vogliono bene, in primo luogo la famiglia; causano un fiume di dolore a catena.
2)tForse non sanno il dolore fisico che causa un tumore, non è che si muore di colpo, he no, sarebbe troppo semplice così, invece ci si riduce ad una larva umana e si muore solo dopo infinite sofferenze, forse queste persone non hanno, per fortuna loro, esperienze di famigliari malati e morti di tumore, senò parlerebbero diversamente e con più rispetto di questa terribile malattia.
3)tHanno una totale mancanza di rispetto verso il prossimo: il fatto che ci sia una legge che vieta il fumo nei luoghi pubblici, non esclude che si possa avere del buon senso anche all’aperto. Inoltre i mozziconi di sigaretta buttati in terra distruggono l’ambiente.
4)tCi sono infinite cose che fanno male, ma portarsi del veleno alla bocca e nel proprio corpo, scusatemi, ma è veramente da deficienti.

Ehm, tenera… non sei stata affatto tenera ma quando ci vuole ci vuole…anche se devi seriamente pensare che é una vera e propria tossicodipendenza e chi la vive non riesce a rendersi conto di ciò che si procura a sé e agli altri, anche se la tua analisi é veramente giusta e reale…

Io non giudico le persone e non voglio essere giudicata.
Io non fumo in faccia alle persone. Non ho mai fumato nei locali pubblici anche quando si poteva fumare.
Non ho mai fumato in presenza di donne incinte, non ho mai fumato davanti ai bambini, non ho mai fumato su un treno, anche nei vagoni per fumatori.
Fumo all’aria aperta, e faccio bene perché l’aria è di TUTTI!
Non uso la macchina, ma i mezzi pubblici!
La mia famiglia è stata sterminata dal cancro!
Ho perso un padre che aveva solo 58 anni.
L’ho curato assieme alla mia mamma e l’ho visto morire.
Quindi so benissimo di cosa parlo.
Non prendo lezioni da te.
Il cancro non lo prendi solo a causa delle sigarette, ma anche per il cibo che assumi, per l’aria che respiri.
Io devo essere guardata come un appestata perché fumo, e nel frattempo mi passano sotto il naso venti macchine con a bordo solo una persona?
Quando commenti una mia risposta con un’altra persona sei pregata di fare il mio nome.
Io sono Chiara, non sono certe persone!
Sono stata Chiara?…Impara l’educazione e rispetta le libertà del prossimo Tenerezza!

Ho letto svariati libri riguardo ricerche scientifiche di frontiera di inizio 900, ciò che sembra evidente dall’opinione dei medici di allora è l’allarme cancro, ci sono statistiche e studi, sembra proprio che questa patologia sia vista in forte crescita rispetto a periodi precedenti osservando l’incidenza % sulla popolazione dei vari stati e persino le differenze tra i quartieri di una grande città. Viene considerata un’epidemia. Le cause indicate sono svariate, sostanze chimiche, stato geologico, campi elettromagnetici, potenziale elettrico dell’acqua differente da quello del corpo, condizione psicologica. In questi anni si è sdoganata la sigaretta, come dire, carta bianca all’opinione pubblica di sfogarsi sulla madre di tutti i mali, peccato che questo cambio di opinione arrivi dopo lo scandalo del tabacco trattato per aumentarne la nicotina e quindi la dipendenza dal fumo, scoperti con le mani nella marmellata ecco il cambio di rotta. Se non accadeva, tutti zitti, come era stato fino a quel momento. Nessuno si azzarda a parlare in Tv o trattare certi argomenti sui giornali salvo qualche caso isolato prontamente bloccato, ci sono medici espulsi dall’albo, scienziati ridicolizzati, persone denunciate, sorta di eretici moderni quelli che non seguono gli ordini del silenzio su quanto è altrettanto nocivo alla salute umana e all’ambiente, perché tutto fa economia soprattutto le cure. Va benissimo la campagna contro il fumo, ma come diceva Chiara farsi un giro in auto a Milano è come fumare un pacchetto di sigarette anche se non saprei in quanto tempo. Penso di essere uno dei pochissimi, ad aver installato anni fa uno ionizzatore depuratore in auto, prodotto giapponese costato una cifra, volevo provare, dopo essermi documentato riguardo gli ioni negativi e i suoi effetti sull’organismo e l’inquinamento dell’aria in auto. Ogni anno erano puntuali raffreddori, mal di gola e anche influenza. Con questo apparecchio a parte l’aria, quanto cambiava dopo una manciata di minuti, negli anni mi sono accorto di aver quasi azzerato i mali di stagione, poi è nello stile di vita nel suo insieme da considerare, anche se il mio scopo all’acquisto era eliminare il fastidio dei gas di scarico che comunque entravano nell’abitacolo anche col ricircolo dell’aria, andavano proprio depurata, ogni 1-2 mesi il filtro era nero di questo pulviscolo finissimo come toner, prima entrava anche nei polmoni, se non vedi non credi. Diciamo che questi apparecchi nel tempo perdono in efficienza, l’azienda non li importava più, anche se ce ne sono di altre marche, ma pochi sono veramente validi. Ne ho costruito uno, provato a casa, ma ha un certo effetto soporifero, serve uno studio per certi apparecchi. L’uomo ha scoperto molto, la gran parte è sconosciuto o è stato oggetto di campagne diffamatorie, basta documentarsi, poi bisogna armarsi di senso critico e selezionare il vero dal falso.