Heylà!!! Oggi è il 16 febbraio… -363 a quell’odiato giorno, dunque!!! FESTEGGIAMO! Ne passerà di acqua sotto i ponti, fortunatamente…sai ho trovato UN UNICO lato positivo di San Valentino, tra l’altro fino a ieri neppure questo: è fantastico perché alla radio (io l’ascolto perennemente!) passano unicamente canzoni carine e romantiche di tutti i tipi, soprattutto di vecchissime che poi sono le migliori! Ya-hu! Ok, dopo questa breve parentesi passo alle cose serie.
Passo direttamente all’ultimo argomento trattato nella tua risposta (mi piace partire dal fondo). Tanto per cominciare anche a me è sempre risultato oscuro l’attaccamento di certe ragazze a veri e propri bastar**i!!!!! Devo dire che ormai ne ho viste parecchie, ragazzi che in tutti i modi umiliavano e tenevano sulla corda stupide che li morivano dietro ed in tutti i modi si adoperavano x piacere, col risultato di ricevere batoste su batoste. Ora farò cattiva pubblicità alla categoria femminile…ma credo che se un ragazzo di x sé privo di cervello (se si comporta così mi viene spontaneo pensare che lo sia!) si rende conto “dell’opportunità” (chiamiamola così…) che gli viene offerta, beh…quasi quasi fa bene a comportarsi così!!! Nel senso che la figura da minorato mentale la fa chi si sottopone a questa tortura volontariamente, questo continuo tira e molla in cui non si riceve nulla fuorché cattiverie. Perché si può dire “sì, XY è proprio un bastar**o a comportarsi così” eccetera, ma se quello è il suo modo di essere e di fare, se ha la mente di un bambinetto di 7 anni che fa i dispetti al compagno di banco, ben venga: basta non averci nulla a che fare, giusto…? Basta starci alla larga, evitarlo, e il gioco è fatto. Sono proprio quelle che cadono ai loro piedi e se la cercano in tutti i sensi che fanno la figura penosa… e questi bimbetti troppi cresciuti che hanno l’opportunità di giocare a quello che è il passatempo prediletto, sarebbero fessi a non approfittarne, dico io! Non per biasimare il loro abominevole comportamento ovviamente, non fraintendere…però se si osserva la situazione da un punto di vista strettamente critico, non credo di avere torto…non troppo almeno! Secondo me queste situazioni si creano perché la gente in generale ha un approccio troppo “emotivo” con l’amore. Il mito vivo da millenni che predica come l’amore riguardi solamente i sentimenti e le emozioni, BLA BLA BLA, che si deve amare solo col cuore, BLA BLA, tutto si basa sull’istinto e la passione, BLA. Ma scusate un attimo… E LA TESTA, questa sconosciuta, A CHE RUOLO L’AVETE RELEGATA?? L’amore non è solo sentimenti, ma anche razionalità, logica, riflessione…anche freddezza, in cui ci si ferma a riflettere anche solo sulla portata dei propri sentimenti, se vale la pena continuare quello che il cuore vorrebbe, e via dicendo. Ed invece no. Pensare sta passando di moda, l’emotività incontrollata porterà davvero alla rovina questo mondo! Forse sono io che come te pensa troppo (luogo comune…non si pensa mai abbastanza, in realtà!), ma non reisca davvero a concepire quest’idea classica dell’amore. Per fare appunto l’esempio: ok, ormai a 18 anni ho scartato definitivamente il genere “belli e stronzi” come potenziali partner, ma quando ne avevo 11-12, le prime cotterelle insomma, ero inevitabilmente attratta dalla categoria… I classici bulletti che alle medie si danno arie da uomini fatti, che hanno dalla loro la semplice fortuna di avere una faccia piacevole. Beh, anche a me piacevano, inutile negare anche se il perché non saprei spiegarlo: perché hanno fascino, perché hanno l’aria degli sbruffoni superiori al resto del mondo, che se la sanno cavare in ogni situazione e sanno girarsi le persone sempre a loro vantaggio. Io con la mia mente di preadolescente osservavo e mi chiedevo cosa effettivamente ci trovassi in loro…erano belli? Sì, innegabile. Poi? BASTA. Voglio farmi trattare male? NO. Voglio essere degradata da essere umano a zerbino? NO. Mi piacerebbe stare anche solo 5 minuti con un tipo del genere? NO! E dopo questo la cosa se ne andava da sola, così com’era arrivata.
Per cui mi chiedo… se c’è riuscita una ragazzetta di 1^ media (che appunto sarei io) com’è possibile che gente grande e grossa ancora non arrivi a questi ragionamenti che, per me e certo anche per te, sono i più semplici del mondo??? Che non mi si dica che di persone così orribili si possa essere “davvero innamorate”, che io “non posso capire la portata del loro amore”, e simile idiozie trite e ritrite, perché non ci crederei!! E’ questa per me la vera questione: la gente, quando si tratta dell’amore, non pensa più!! Il fatto che qualcuno a prima vista ti colpisca, non significa abbia una vera ragione e qualità giustificabili per farlo. Se una ragazza non trova di meglio da fare che continuare a farsi trattare male, è perché non ha la razionalità o quel minimo di forza di volontà necessari ad uscirne. E dato che non fa nulla per contrastare la situazione…non si lamenti e non vada a piangere poi da chiunque! E si rovini pure la vita nel tentativo di piacere a qualcuno a cui non interesserà mai nessuno fuorché se stesso!!
(Come avrai capito l’argomento mi ha infervorata parecchio!)
Riguardo che qualità generali che un ragazzo deve avere…ma, non saprei dirti! A me per prima sono piaciuti tipi abbastanza diversi. Non certa non ci crederai, ma ti giuro che per la bellezza è quasi sempre stata al 2^ o 3^ piano!!! Il che potrebbe far pensare “ben venga, ciò significherà meno concorrenza!” invece non è mai stato per niente così! E anche se non lo era cmq non ho mai combinato niente. Cmq il genere che preferisco sono senza dubbio i ragazzi profondi…un po’ come me…che in compagnia sono tutti allegrotti quando si tratta di ridere e scherzare, che ti fanno morire dalle risate eccetera…ma che poi i sentimenti veri se li tengono dentro, che a parole li esprimono raramente e solamente alle persone fidate, che non dicano in ogni momento quello che pensano o i pareri che hanno su qualsiasi cosa passi per la mente, che quello e questo “non gli va bene perché” e via discorrendo. Trasformare sempre a parole quello che si prova è inutile, secondo me. Le parole sono come i complimenti di cui parlavi tu: non costano niente! Sono i fatti, le azioni, la presenza dell’altro le cose davvero importanti, ed un “ciao tesoro” ogni volta che ci si vede non prova nulla. Le persone x cui le parole passano in 2^ piano sono, la maggior parte delle volte, più interessate alla” profondità”. La fiducia che si ha in qualcuno è qualcosa di molto più profondo (scusa per la ripetizione, ma davvero no so trovare un altro sinonimo!) di tutte le belle parole romantiche del mondo!
Ah tra l’altro…io mi dissocio un po’ da te sul fatto che quando si dice qualcosa di brutto sei capace di pensarci e starci male per parecchio. Io invece sono talmente stupida, cretina, idiota e via di seguito che perdono praticamente sempre, qualunque cosa mi si faccia!! Temo centri il cuore d’oro di cui si parlava la scorsa volta…prima che io mi stufi davvero di qualcuno ne deve passare di acqua sotto i ponti, sopporto un sacco di cose, un semplice “scusa” che il più delle volte non vale nulla mi fa dimenticare tutto! Difatti a prima vista io sembro fredda e cinica, ma chi mi conosce davvero mi rimprovera parecchio per questo mio atteggiamento “perdoniamo tutto!” che mi ha portata più di qualche volta ad essere lettaralmente sfruttata! Però sono storie passate. In più credo di avere un’innaturale fiducia nel prossimo. Chi sbaglia può benissimo rendersi conto di averlo fatto e ripromettersi di non commettere più gli stessi errori, e se non gli si da una seconda possibiltà, come si fa ad aiutarlo a mettere in pratica tale proposito e migliorarsi? Anche perché il più delle volte, oltre alle scuse a parole, non esistono altri modi per farlo. E dette quelle paroline, che altro puoi pretendere da chi ti ha fatto male? Che si metta in ginocchio? Puoi solo fidarti e sperare che “stavolta sia la volta buona”.
Mi sembra di aver approfondito abbastanza l’argomento… Nel caso abbia tralasciato qualcosa (molto facile!) fammelo notare che integrerò nella prossima digitata!
Sai tutto questo mi fa bene…è la prima volta che metto nero su bianco la mia concezione dell’amore e cose simili! Altro che psicoanalisi…farlo così è assai più stimolante e divertente. Cmq 17 anni o 18 non fanno questa grande differenza…senza contare che il mito del “18enne maturo” è tutta una balla che si tramanda da secoli! Quando ci arrivi ti domandi come sia possibile che negli anni precedenti vedessi chi arrivava a quest’ambita “meta” così maturo e adulto, mentre tu ti senti lo stesso bamberottolo che eri ieri. O almeno per me è stato così! Sappimi dire quando li compierai!
Ora ti saluto e fado a ripassarmi storia (avvento del fascismo…quasi quasi lo porto agli esami). Ciao! Bacioni e a fra qualche giorno! -Belgi86-
